Magazine Società

I novant'anni del PCI: una storia di italiani

Creato il 22 gennaio 2011 da Gaetano61
I novant'anni del PCI: una storia di italiani
A novant'anni dalla fondazione del Partito_Comunista_Italiano e a venti dalla sua trasformazione nel Pds, penso che si possa dire, al di là della collocazione politica di chi voglia esprimere un giudizio, che si sia trattata di una storia di uomini e donne che hanno speso le loro vite per la costruzione di un vivere più uguale. La sua storia ha incontrato quasi subito la dittatura mussoliniana: molti suoi uomini hanno subìto la violenza fascista, la galera e il confino, con un nome su tutti: Antonio Gramsci. Tra i protagonisti della Resistenza al nazifascismo, i comunisti italiani hanno combattuto per l'avvento della Repubblica. Insieme con i cattolici democratici, i socialisti e i liberali, hanno contribuito alla scrittura della Costituzione, il cui testo riporta in calce anche la firma di un comunista, il presidente dell'assemblea Costituente, Umberto Terracini. In un mondo diviso in blocchi contrapposti, il Pci gravitava naturalmente nell'orbita dei Paesi dell'Est europeo, ma in maniera sempre originale e via via sempre più autonoma, fino ad essere protagonista con Enrico Berlinguer di quello che venne chiamato "eurocomunismo", vale a dire il progetto di costruzione del socialismo nell'ambito delle regole liberal-democratiche, marcando una distanza netta dal modello sovietico. Il Pci è stato in prima linea contro il terrorismo, la crisi economica degli anni settanta e per l'affermazione dei diritti civili e sociali, quando, negli anni della “solidarietà nazionale”, passarono leggi di riforma come quella sanitaria. I passaggi successivi ci parlano di un partito che il crollo del "Muro" di Berlino porta alla decisione di cambiare nome e simbolo. Occhetto pensava ad una uscita da sinistra rispetto al comunismo, l'evoluzione successiva del Pds in Ds e infine nel Pd, ha, al contrario, testimoniato un progressivo abbandono delle ragioni della sinistra e dell'ancoraggio al “lavoro”.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :