Statista ha pubblicato i dati, aggiornati a novembre 2015, degli utenti attivi nel mese dei principali social e delle app di social/instant messanging.
Il “pianeta Facebook”, al lordo delle sovrapposizioni, pesa il 43.1% del totale degli utenti attivi, mentre le app di social/instant messanging pesano oltre il 50%.
Guardando i numeri tutti assieme si capisce ancora meglio il perchè della pressione su Twitter per aumentare la base di utenti attivi.
VKontakte, il “Facebook Russo” si attesta a 100 milioni di utenti attivi nel mese. Un risultato di assoluto rilievo se si considera che la Russia ha una popolazione di circa 143 milioni di persone. QZone, il “Facebook Cinese” ha una penetrazione del 48% rispetto al totale degli abitanti della Cina ma viene battuto dall’applicazione di messaggistica QQ ed è pressoché agli stessi livelli di WeChat, del quale si parla molto poco in Italia nonostante la partnership commerciale con Class Editori.
Line è a 211 milioni di utenti attivi con un tasso di penetrazione del 60% in Giappone. L’ARPU [Average Revenue per User] è di 7 dollari per WeChat e di 3.16$ per Line fondamentalmente grazie ai giochi. WhatsApp, che a meno di due anni dall’acquisizione ha confermato essere elemento di grande crescita della base di utenti per Facebook, ottiene invece un modestissimo 0.06$ dalle poche sottoscrizioni a pagamento.
Le app di social/instant messanging si preparano a superare i social media/network per numero di utenti attivi e c’è da scommettere che il tasso di adozione sarà presto molto superiore ai secondi arrivando nel prossimo triennio ad essere quasi equivalente al totale degli utenti di Internet. Non vi è dubbio che sia questo il terreno di gioco del social media marketing e l’opportunità da cogliere per brand e publisher per instaurare relazioni e conversazioni più “intime”, più personali.