Flipboard, anche se il suo Direttore Editoriale non condivide questa definizione, è uno dei più celebri aggregatori sociali di notizie per tablet e smartphone, ha avuto una crescita esponenziale dal lancio di due anni fa ad oggi.
A fine 2011, quando è stata lanciata la versione per smartphone, aveva 5 milioni di utenti, mentre ora annuncia di aver raggiunto i 20 milioni di utenti e che ogni secondo una persona in più scarica l’applicazione. Accedono a Flipboard 1,5 milioni di utenti al giorno in tutto il mondo utilizzandolo per circa 3 minuti [pari ad 86 minuti al mese] e vengono consumate, viste mediamente 5 pagine [flips]
Il 75% degli utilizzatori è collegato con almeno un social network e genera 14,5 milioni di condivisioni al mese. Il giorno di picco nell’utilizzo dell’applicazione è la domenica per i tablet e il giovedì per la versione per smartphone. Le news sono uno degli argomenti che maggiormente vengono inseriti, scelti, da chi scarica e utilizza l’app.
Queste e altre informazioni quelle contenute nell’infografica realizzata da Flipboard per celebrare i due anni dal lancio il 28 agosto scorso.
Per quanto riguarda il nostro Paese in maniera specifica, che non rientra tra i “top countries”, > Italy ">> Italy ">> Italy ">secondo AppData, è al 13esimo posto tra le app gratuite di notizie più scaricate per quanto riguarda la versione per iPhone, mentre si colloca al 9° posto nella versione per iPad. Una posizione che vede l’aggregatore davanti a molti quotidiani nazionali nella versione per smartphone e in buona posizione in quella per tablet, in cui, comunque, le app dei grandi quotidiani nazionali sono battute da quelle di Nasa Television e di National Geographic Italia.
Rendere l’esperienza di lettura più personalizzata, evitando di replicare anche per tablet e smartphone il modello generalista dei giornali pare dunque una strada vincente, restano da valutare, anche in questo caso, la sostenibilità dell’attuale modello di business per quanto riguarda l’impresa ed i rischi connessi all’eccesso di personalizzazione, quello che Parsier definisce “The Filter Bubble”, per le persone.
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