I nuovi messaggi della televisione

Creato il 13 marzo 2011 da Socialmediares

Nella televisione italiana degli ultimi anni si è registrato un notevole incremento dei programmi cosiddetti “spazzatura”. Al suo nascere la tv si presentava come un mezzo di comunicazione di massa utilizzato sia per l’intrattenimento che per la cultura. Per intrattenimento potremmo intendere il desiderio degli utenti di distrarsi, di cercare un modo per evadere dalla realtà e non pensare ai problemi quotidiani che son soliti presentarsi nella vita degli individui.

Con il passare degli anni, l’utilizzo del mezzo televisivo è andato a incentrarsi verso una fruizione finalizzata alla distrazione, tanto da surclassare in maniera incredibile la richiesta di programmi culturali, e ciò ha fatto si che le emittenti andassero man mano ad incrementare una programmazione incentrata principalmente sullo svago.

Così la graduale evoluzione della tv spazzatura ha fatto sì che i modelli proposti si diffondessero negli usi e nei costumi di una parte del nostro paese.

Tali modelli si dimostrano, in alcuni casi, privi di morale e andranno a creare stereotipi basati principalmente sull’apparire. In altre parole, si svilupperà una volontà da parte degli individui di modificare i propri comportamenti, e in parte il proprio stile di vita, sulla base dei modelli proposti. Questi programmi hanno inoltre fatto sì che gli individui sentissero sempre meno il bisogno di utilizzare il media televisivo come fonte di cultura e informazione, ed addirittura parte della popolazione smetterà di attribuire questa funzione alla tv.

L’esempio più immediato che ha riscosso un grandissimo successo nel nostro paese è il Grande Fratello. I concorrenti di questo reality show vengono solitamente scelti in base alle loro personalità esuberanti ed eccentriche in modo da divertire il pubblico e far sì che esso sia propenso all’immedesimazione nei protagonisti. Col susseguirsi delle edizioni le caratteristiche principali del format sono diventate le frequenti liti tra i partecipanti e la nascita di amori più o meno brevi, sotto l’occhio vigile degli obbiettivi.

Tale programma ha inoltre contribuito alla necessità, da parte dei fruitori, di uno stile di vita basato sull’apparire, e una volontà collettiva pronta a tutto pur di arrivare al successo immediato, con rispettivi guadagni facili, senza impegni od obblighi particolari.

Naturalmente è da dire che questo non rispecchia l’intero paese ma solamente una parte, solitamente i giovani che comunque vedevano nel media televisivo un mezzo nel quale identificarsi.

Il fenomeno delle “liti televisive” appare comunque molto diffuso nei vari talk show, dove sembra quasi che il soggetto in grado di alzare maggiormente la voce sia quello che abbia ragione.

Questo ha portato a una caduta dell’educazione civile, alla diffusione di modi di fare e messaggi sbagliati e alla diffusione di una scarsa tolleranza verso il prossimo.

Tali messaggi e modelli proposti sono stati assimilati dagli utenti e sono andati a ricadere direttamente sulla nostra società e principalmente su quella che utilizza il media televisivo come principale mezzo di comunicazione con il mondo.

Nonostante sia più che comprensibile la necessità di distrazione da parte dei soggetti essa è andata ad affermarsi come la priorità di una parte di popolazione del nostro paese. Le emittenti sono andate a intensificare la programmazione di spazzatura quasi ignorando le possibili ripercussioni su quella fascia di cittadini che ne hanno fatto uno stile di vita.

Carlo Serra



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