Non so se Amanda Knox e Raffaele Sollecito, appena assolti dall’accusa di omicidio nei confronti di Meredith Kercher, siano davvero innocenti oppure colpevoli: la giuria ha deciso, e così è.
Nemmeno so se siano giuste le accuse nei confronti di Cosima e Sabrina Misseri per l’uccisione di Sara Scazzi o se sia giusta l’assoluzione, in primo grado, di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi, e nemmeno conosco chi sia l’assassino della piccola Yara Gambirasio, tutt’ora insoluto, o se davvero Salvatore Parolisi sia un uxoricida.
Quello che mi sconvolge è l’enorme massa di gente che si reca sui luoghi dei delitti e dei processi quasi fossero dei nuovi “spettacoli” e, in una qualche maniera, esserne, almeno in parte, protagonisti. C’è chi asserisce di fare una sorta di “pellegrinaggio” e chi ammette spudoratamente di recarsi in quei luoghi per pura curiosità… Senza nulla togliere all’orrore di queste tragedie, mi sembra che la categoria dei nuovi mostri si stia allargando a vista d’occhio.
Mostri, ossia persone senza ritegno, senza dignità, senza umanità, senza rispetto per gli altri, e, cosa ancora peggiore, a volte nemmeno consci di esserlo.