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I paesaggi lunari di Lanzarote

Creato il 08 ottobre 2014 da Giorgiagarino

Le Canarie sono isole della Spagna, anche se più vicine alla costa africana che all’ Europa, disseminate nell’ Oceano Atlantico e caratterizzate da un clima invidiabile, considerato il migliore del mondo: un’ eterna primavera che ne fa meta di vacanze in tutto il periodo dell’ anno. L’ inverno è più fresco, mentre da maggio fino a ottobre è il periodo più adatto alla vita di mare, ricordandosi sempre un maglioncino per la sera, poichè gli Alisei soffiano costantemente. Nonostante il clima piacevole, l’acqua del mare è molto fresca, per cui solo i più temerari faranno il bagno al di fuori dei mesi estivi. In sole circa 4 ore di volo dall’ Italia, si può raggiungere una di queste isole diverse tra loro eppure simili.

L’arcipelago è costituito da sette isole maggiori: le più turistiche e modaiole, Tenerife ( con il vulcano più alto di Spagna, il Teide) e Gran Canaria, la lunare Lanzarote con paesaggi spettacolari, Fuerteventura con spiagge che ricordano i paradisi tropicali, La Palma, la Gomera, El Hierro. Insieme alle isole di Capo Verde, Madeira, le isole Azzorre e le Isole Selvagge, formano la regione della Macaronesia.

Lanzarote

Chiesetta tipica

Durante una vacanza a Fuerteventura con amici, nel settembre 2013, decidiamo di partecipare ad un’ escursione in giornata nella vicina isola di Lanzarote, che merita sicuramente una vacanza a sè, ma vogliamo averne subito un assaggio e non tornare a casa senza averla vista. Lanzarote è molto più che una vacanza al mare: con i suoi paesaggi lunari, la natura selvaggia e le spiagge composte di sabbia proveniente dal deserto del Sahara, nella vicina Africa, è sicuramente la più particolare delle isole Canarie.

L’intera isola è stata dichiarata dall’ Unesco “riserva della biosfera” per le incredibili meraviglie naturali, tra cui il Parco nazionale del Timanfaya, creato per proteggere la zona del vulcano che nel XVIII sec. distrusse l’isola. Le località turistiche più famose sono Puerto del Carmen, Costa Teguise e Playa Blanca, dove sbarchiamo noi con il traghetto da Fuerteventura ( circa 40 minuti di navigazione). Si possono raggiungere anche un paio di isolette, Los Lobos e Isla de la Graciosa, per gite in barca ed escursioni, oltre alle classiche gite a dorso di dromedario. Diversi paesini caratteristici nell’ entroterra e aziende vinicole vendono i loro prodotti, oltre ai ristorantini tipici.

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Nel paesino di Haria

La visita più importante è al parco nazionale del Timafaya, vulcano di 510 metri di altezza, responsabile della zona di vegetazione praticamente assente. Il vulcano è ancora attivo, anche se dopo la terribile eruzione di 250 anni fa, che rase al suolo gran parte dell’isola trasformando il terreno in rocce carbonizzate, non ha procurato altri danni. Il terreno sulla cima è ancora caldo, oltre i 660 gradi appena sotto la superficie, eppure crescono licheni e piante grasse con le spine rosa: i contadini hanno scoperto che anche i vigneti possono sopravvivere, trovando nutrimento sotto il livello di detriti vulcanici.

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I vigneti

Ci sono diversi coni vulcanici, ma il più colossale è il Timanfaya, che domina il panorama dell’ isola ed è l’ attrazione più ambita di Lanzarote. Al parco si accede solo in auto (ma consiglio il tour guidato in autobus con spiegazione, l’ itinerario è identico). La base di partenza è a Islote de Hilario, dove si trova anche il ristorante El Diablo voluto da Manrique, l’ architetto di fama mondiale nato sull’ isola, con il simbolo da lui disegnato: il diavoletto con corna, coda e tridente, che porta fortuna toccandolo e lo si ritrova sul terreno durante la visita del parco. Dopo uno spuntino, proseguiamo con la visita del parco.

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Il diavoletto del ristorante El Diablo

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Riuscite a vedere il diavoletto nel terreno?

I custodi intrattengono i visitatori con alcune dimostrazioni sul calore del terreno, per esempio versando acqua fredda che si trasforma in vapore uscendo di colpo (come un piccolo geyser). Il tour in autobus comprende un giro di circa 14 km per vedere il panorama, i tunnel sotterranei crollati, i coni vulcanici e diversi crateri minori.

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Sulla cima del Timanfaya

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Esperimenti

Artista poliedrico di Lanzarote, fu César Manrique, pittore, architetto, scultore, che ebbe la possibilità grazie ai suoi studi e alla sua genialità, di trasformare alcune meraviglie naturali della sua isola, in capolavori diventati attrazioni turistiche, come alcuni interventi presso il Timanfaya, il Mirador del Rio, i Jardin de Cactus (con oltre 10.000 cactus di forme strane) e i Jameos del Agua. Anche la sua casa, ricavata da una colata di lava solidificata, è sorprendente. Il suo tocco in ogni parte dell’isola fa di Lanzarote una meta chic e gettonata, non comune. L’ artista morì purtroppo in un incidente d’ auto nel 1992, proprio nella sua amata terra, dopo aver studiato e vissuto anni a Madrid e New York.

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La grotta dove vivono i granchietti albini: Jameos del Agua

Visitiamo Jameos del Agua, la sua prima realizzazione turistica, grotte sotterranee creatasi migliaia di anni fa, con dei fori dai quali passa la luce: jameos è appunto un tunnel sotterraneo, il cui tetto è crollato lasciando passare la luce. Il Jameo Chico, primo scenario interno, si raggiunge con una scala a chiocciola in legno e pietra, giungendo in un ristorante, in un bar e nella pista marmorea di una discoteca, dove si può ballare con i piedi nell’ acqua cristallina del lago sotterraneo, che varia la sua altezza (ma ho provato e rischiato la vita: credo che si balli quando non c’è l’acqua!).

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Nella pista da ballo sotterranea

Celebri sono le creature che popolano questa grotta sotterranea: dei minuscoli granchietti albini, ciechi perchè vissuti per millenni in questa gotta vulcanica sotterranea! Lunghi appena un centimetro, vivono solamente in questo luogo al mondo.

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I granchietti albini Munidopsis Polymorpha

Risalendo, si accede al Jameo Grande, ovvero un giardino con diverse specie di piante e una piscina serpeggiante, creato nella parte della caverna rimasta a cielo aperto; proseguendo si arriva ad un auditorium costruito nella parete rocciosa. Manrique fuse la naturale conformazione morfologica con il suo genio artistico e divenne presto famoso.

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A Jameos del Agua

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La piscina

Arrecife è l’unica città con edifici moderni che Manrique detestava, la città che gli diede i natali, egli promosse infatti una legge in base alla quale sull’isola dovevano essere costruiti solo edifici bassi, bianchi e in stile tipico. A soli 5 km da Arrecife si trova la fondazione di Manrique, a suo tempo abitazione, che ora promuove attività artistiche a favore della natura.

Yaiza, paesino caratteristico che ispirò Manrique, con le sue casette caratteristiche bianche, ha vinto più volte il premio come paese più bello di Spagna, con la spiaggia di sabbia nera, unica a Lanzarote a conferma del disastro del vulcano.

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Con gli amici a Yaiza alla spiaggia nera

Proseguiamo per un giro nel paesino di Haria, dalla cui strada panoramica abbiamo splendide vedute sulla Valle delle 1000 palme, fermandoci a “El Palmeral de Dulce” per acquistare qualche souvenirs, come le bamboline che a seconda dell’ abito rappresentano la ragazza nubile, la donna sposata e la vedova.

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Paesaggio della Valle delle 1000 palme

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La mia amica Silvia con la bambolina della ragazza nubile, io con la donna sposata e la vedova (indovinate voi quale, dalla differenza di abito!)

La cucina tipica è basata sul pesce alla griglia o alla brace, su cipolle e patate (le papas arrugadas sono le più tipiche, servite con la buccia), sulle carni di coniglio e maiale, accompagnati dal mojo, la salsa piccante tipica di tutte le Canarie, che può essere rossa o verde: la prima con peperoncino, la seconda con prezzemolo. Anche lo stufato di carne accompagnato da legumi, e i formaggi si trovano sempre sulle tavole dei ristoranti, senza dimenticare l’immancabile paella che si trova in tutta la Spagna.

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Carne e papas arrugadas

Questo è stato il nostro giro attraverso le attrazioni più importanti di Lanzarote, isola magnifica e unica nel suo genere, sicuramente la più particolare delle Canarie.

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I panorami di Lanzarote

 



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