Questo potrebbe accadere in Siria, in Afghanistan, in Iraq. Questo è accaduto, senza passare per la parentesi democratica, in Iran. È per questo che inserirsi in processi di democratizzazione di paesi arabi con le nostre “missioni di pace” è inutile e dannoso. Abbiamo cercato di cacciare i Talebani dall’Afghanistan col risultato che siamo in guerra da oltre un decennio e non riusciamo più a contare le vittime mentre, per poter venirne fuori dignitosamente, cerchiamo una poco dignitosa trattativa invitando i Talebani (terroristi, assassini, coi quali abbiamo dichiarato di non voler mai trattare) ad un tavolo di trattative dove difficilmente si siederanno. In Iran abbiamo cacciato Saddam per instaurare un regime zoppo, mal controllato dall’occidente, a rischio colpo di stato islamico giorno dopo giorno. E in Siria, pur nella convinzione che Assad sia un assassino sanguinario, rovesciarlo comporterebbe il rischio non troppo remoto di mettere al potere gente che taglia la testa ai frati. Non sarebbe meglio lasciarli risolvere le loro beghe da soli, tanto più che certamente non siamo in grado di risolvergliele noi? I paesi arabi sono abilissimi nel crearsi le proprie dittature: non c’è bisogno del nostro aiuto. Stiamocene fuori.
Luca Craia