Da ieri è online il Carnevale della Fisica 24 ospitato da Cristina Sperlari sul suo blog "Il piccolo Friedrich", con il tema "Sperimentare".
Cristina è una intraprendente maestra elementare che ha pensato di coinvolgere, per l'occasione, i suoi piccoli scolari insieme a quelli di altre classi della scuola dove insegna.
Il risultato lo potete ammirare nei deliziosi disegni realizzati dai piccoli, in cui è illustrato il significato che ha per loro il verbo "sperimentare".
Guardate un po' se le loro idee non sono chiare, in proposito!
“Sperimentare significa imparare, conoscere, scoprire. Ed è una cosa di cui non si può fare a meno!”
(Leonardo, 10 anni)
“Sperimentare vuol dire dare delle risposte ai nostri perchè” (Matilde, 10 anni)
In questa affermazione della piccola Matilde, è racchiusa una grande verità! Forse, sperimentando, non avremo una risposta a tutti i nostri perché, ma ne soddisferemo di certo alcuni.
La scuola ha una grande responsabilità e insieme un compito complesso e delicato nel far scoprire la scienza ai ragazzi sin dalla più tenera età, proponendola nei modi che le sono propri.
Ed ecco allora che "sperimentare" è la cosa più semplice, spontanea e diretta con cui i piccoli scolari si dovrebbero avvicinare alla Scienza, per poi continuare nei successivi gradi scolastici con le capacità cognitive e i requisiti in termini di abilità e competenze, maturate crescendo!
"La Scienza ci aiuta a migliorare, noi stessi e le nostre abitudini." (Salvatore, 9 anni)
Piccolo Salvatore hai già compreso a 9 anni una cosa del genere? Magari lo avessero compreso tanti adulti che conosco! Sicuramente la maestra di Salvatore ha avuto un ruolo fondamentale nel suo percorso di apprendimento.
So per esperienza diretta, avendo condotto diversi laboratori con i piccoli della scuola primaria, che i bambini sono in possesso di una visione del mondo perfettamente funzionante seppur ingenua e, in diversi casi, errata. Per tale motivo, quando si interviene, in senso didattico ed educativo, occorre molta cautela per rimuovere o correggere le idee errate, che albergano saldamente nella mente dei bambini.
La loro immaginazione è però straordinaria come pure la loro voglia di conoscere e scoprire cose nuove. E su queste disposizioni naturali occorre fare leva per svolgere una valida educazione scientifica.
Concludo con una riflessione di Laura, una bambina di otto anni che partecipò due anni fa, insieme ai suoi compagni, ad un laboratorio da me condotto sull'impiego dei sensi e sull'utilizzo degli strumenti di misura.
Le sue parole furono più o meno le seguenti:"Da queste attività che abbiamo svolto con te maestra Annarita (mi chiamavano così), io ho capito che i sensi sono molto importanti, ma ci possono ingannare. Per esempio se ognuno di noi ragazzi di questa classe tocca l'acqua di un pentolino che abbiamo scaldato sul fornello, avrà una sensazione diversa. Se invece misuriamo la temperatura dell'acqua con il termometro, la misura sarà uguale per tutti."
Beh, scusate se è poco!