Magazine Psicologia

I perchè della pedagogia

Da Simonetta Frongia
I perchè della pedagogia
Perchè creare un blog che parli di pedagogia? Alcuni storceranno il naso, pensando alle solite noiosità sull'educazione, ed in effetti la pedagogia è la scienza dell'istruzione che si occupa della riflessione critica e della progettazione della pratica educativa; essa si inserisce in un ambito costituito da un insieme di disclipline che hanno come oggetto di studio il processo educativo, e quindi l'educazione.
Il termine ha origini antichissime e deriva dal greco παιδαγογια, da παιδος (paidos) «il bambino» e αγω «guidare, condurre, accompagnare»; così nell'antichità il pedagogo era semplicemente lo schiavo che accompagnava il bambino nel processo educativo.
Successivamente già in epoca medioevale il pedagogo era il servo del re che si occupava dell'istruzione dei giovani principi e cortigiani, e che relegava l'aspetto educativo alla semplice trasmissione di contenuti primari come "leggere e scrivere".
Ma la pedagogia è scienza in quanto costituita da un organico sistema di saperi, essa ha un proprio modello epistemologico,ha un propriolinguaggio ed ha un proprio ambito di applicazione.
Il destinatario dei prodotti teorici e pratici della pedagogia è l'Uomo, che è il soggetto agente e, nel contempo, anche l'oggetto primario delle pratiche educative. Egli è il destinatario di questa scienza e, pertanto, il fine di tutta la ricerca pedagogica.
Il suo fine non è quello di creare teorie generali dell'educazione (a quello servirebbero, in questa interpretazione, le altre scienze dell'educazione e della formazione), ma di costituire modelli di intervento educativo spendibili nella pratica educativa immediata. Per fare questo la pedagogia rivisita e rielabora modelli di intervento già proposti e/o attuati, ed esamina e valuta risorse, strumenti e contesti già disponibili per progettare e attuare un intervento educativo; fatto ciò, la pedagogia organizza strategicamente le sue conoscenze per individuare un possibile percorso educativo da realizzare ed elabora un progetto che sta alla base dell'intervento educativo da attuare;
Possiamo quindi seriamente affermare che lo scopo della pedagogia non sta nella formulazione teorica, ma nella risoluzione di problemi pratici dell'esperienza educativa. È grazie alla progettazione che la pedagogia può formulare le basi di un intervento educativo riferito però ad uno specifico contesto, non si può creare un progetto educativo unico per tutto e tutti, ma la pedagogia si fa carico dell'analisi di ogni problematica presentata progettandone una possibile risoluzione.
Continuando in questa analisi storico epistemologica possiamo affermare che per progettare interventi educativi la pedagogia si fa carico di esaminare problematiche pedagogiche, cioè situazioni educative disfunzionali che hanno ripercussioni sul piano comunitario. Una problematica pedagogica ha elementi caratteristici:
◦Pubblicità: deve essere rilevante per una comunità (o gruppo esteso) di persone, non per un singolo individuo;
◦Contestualità: deve riferirsi ad un contesto specifico e concreto su cui agire;
◦Multidimensionalità: devono comparire fattori interni (psicologici, sociali, etici, relazionali ecc...) che interagiscono costituendo un quadro problematico a più livelli di indagine;
◦Risolvibilità: una problematica per poter essere definita pedagogica deve contenere una cosiddetta "Domanda educativa", cioè deve essere tale da essere pertinente per le questioni educative e deve essere risolvibile dalla pedagogia.
Molti possono essere i fattori che compongono una problematica pedagogica: le difficoltà delle relazioni genitori-figli, gli svantaggi sociali, i conflitti culturali, l'inserimento delle persone diversamente abili, il reinserimento dei detenuti, la riabilitazione dei tossico-dipendenti etc, sono tutti fattori che possono essere oggetto di specifici interventi educativi oppure possono far parte di un insieme di elementi problematici rilevanti per l'agire pedagogico.
Educare significa "tirar fuori" ciò che è dentro alla persona: significa cioè valorizzare quanto di meglio ci sia potenzialmente in un individuo. L'educazione consiste in un rapporto tra due persone: un educatore ed un educando. L'educatore deve adeguarsi (e di conseguenza adeguare l'intervento educativo) al livello dell'educando, comprendendo i suoi bisogni e incentivando le sue competenze.
Ecco siamo giunti al punto, perchè parlare di pedagogia? Ci eravamo chiesti: perchè in un momento storico culturale come il nostro pieno di contraddizioni e di incertezze, il problema dell'Uomo e della sua educazione-formazione si fa più forte; un esempio la famiglia sempre più varia si trova molto spesso inadeguata a seguire i problemi educativi, si sente spesso isolata e, il tessuto sociale di riferimento non è più così compatto ed, ecco che proliferano le riviste, i libri, i manuali che si occupano di puericultura, psicologia, educazione a cui sempre più genitori attingono per risolvere quelle problematiche a cui nessuno sa rispondere.
Pedagogikapress si riferisce proprio a questo contesto i problemi pedagogici sono vari e articolati e, siccome per me si prende prima in esame soprattutto l'Uomo in quanto persona, il blog si occuperà di varie tematiche legate sopratutto ai temi del mondo attuale, temi che spesso sconfinano nella psicologia, nella biologia, nella sociologia, nella religione, nella filosofia; insomma in quelle che vengono definite oggi, scienze dell'educazione.
Naturalmente aspetto i vostri commenti, le critiche ed i suggerimenti.
Simonetta Frongia.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog