
“Restammo fino all’ora dell’ombra. Prima delle partenze si usa scambiarsi gli indirizzi, promettersi di scrivere. Ci dicemmo noi no. “Non ci trasciniamo dietro una promessa che poi tradiremo. Lo sappiamo che non ci rivedremo. E se capiterà, saremo differenti e non ci riconosceremo. Cambierai forma e voce, gli occhi di pesce no, forse ti potrò riconoscere da quelli. Adesso andiamo a casa, poi stiamo insieme per l’ultima sera”. Oggi so che quell’amore pulcino conteneva tutti gli addii seguenti. Nessuna si sarebbe fermata, non avrei conosciuto le nozze, niente fianco a fianco davanti a un terzo che domanda: “Vuoi tu?”. L’amore sarebbe stato una fermata breve tra gli isolamenti. Oggi penso a un tempo finale in comune con una donna, con la quale coincidere come fanno le rime, in fine di parola”.
