I piedi sul futuro

Creato il 12 gennaio 2012 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

 Dimmi che piede hai e ti diro’ chi sei, o meglio dove andrai. Esplode la podomanzia, ossia la divinazione tramite la lettura dei piedi, nata 5.000 anni addietro in Mesopotamia – e diffusissima attualmente in Cina – come arte da praticare sull’estremita’ dei re. Rispetto a quelle del palmo della mano, le linee presenti sulla pianta del piede forniscono lo specchio dell’anima di ciascun individuo (nonche’ indizi circa il suo benessere fisico e le sue peculiarità caratteriali) e dunque, tramite esse, risulta piu’ agevole rilevare la personalità del soggetto e cercare di predirne il futuro.
Il piede e’ sostanzialmente una fotografia fedele dell’intero corpo umano su di una piccola superficie, una mappa riflessa di tutti gli organi. Essi, infatti, si proiettano sulla pelle delle piante dei piedi. Con riflessi, quindi, in campo medico, dato che i piedi per primi avvertono disagi, con sintomi di dolore sordo profondo, prima ancora che si verifichino delle lesioni organiche. Si entra qui nei meandri della riflessologia, cioe’ la “scienza dei riflessi”, intesi come zone corrispondenti e riflesse di determinati organi del corpo umano collocati altrove. Sui piedi, nello specifico, si può agire con un massaggio per alleviare dolori e tensioni allocati in sedi distanti.
La forma e la posizione delle dita dei piedi offrono, invece, spunti per comprendere le inclinazioni (tendenziali) dei correlati proprietari. Chi ha le dita storte, per esempio, scarica la propria energia a terra in modo irregolare e difficilmente e’ un “vincente”. Le dita lunghe ed affusolate indicano ambizione ed una certa dose di prepotenza, che occorre saper governare. L’alluce molto grande rispetto alle altre dita, individua una persona razionale e amante della natura. Fantasia ben sviluppata se il dito grosso e’ un attimo posto piu’ in alto, mentre difetta in carica ed energia chi ha l’alluce piu’ corto delle altre dita. Quando il secondo dito e’ ben piu’ lungo del primo, siamo di fronte ad una persona assai sensibile ed idealista. Mentre se un piede ha delle dita abbastanza corte, il titolare ama  – con ogni probabilita’ – la tranquillita’ della vita familiare. I creativi, di solito, hanno i piedi affusolati; il piede piatto e’ di chi sa essere solidale e passionale; a collo alto e’ sinonimo di ricerca di benessere; quello tozzo va spesso a caccia di amori impossibili.
A proposito d’impossibile: lo sembra quasi, ma in realta’ nell’arco della nostra vita percorriamo a piedi una distanza che in media corrisponde a tre giri del mondo! Questo è possibile grazie alla sofisticata struttura del piede, formata da una combinazione efficace di muscoli ed ossa che permette di sostenere sollecitazioni elevate e costanti.
Bando all’estetica, dunque. Belli o brutti che siano, evitiamo di darci con la zappa sui piedi!

Francesco Rella @FalloSapere


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