Regia: Martyn Burke Anno: 1999 Titolo originale: Pirates Of Silicon Valley Voto: 5/10 Pagina di IMDB (7.2) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Il problema di film considerati (anche da me) di culto come può essere il non vecchissimo I Pirati Di Silicon Valley sta soprattutto nel fatto che ti condizionano nelle visioni successive e ti lasciano i ricordi in maniera abbastanza distorta. Ricordo che quando uscì mi piacque molto e lo considerai elettrizzante. Così dopo aver visto Jobs recentemente ho voluto rispolverarlo. Beh, devo innanzitutto chiedere scusa a Stern per il voto che a caldo ho dato al suo lavoro (4/10): ho provveduto alla correzione. E poi ho anche rivalutato il film di Burke, che alla luce di quanto visto la scorsa settimana trovo abbastanza approssimativo, con una raccolta di aneddoti poco sviluppati. Sì, Jobs (il film) è molto più preciso nonostante alcuni suoi difetti già descritti nella recensione, ma nel complesso oltre ad essere girato meglio, sottolinea le scene che ci mostra in maniera più delicata e completa. Cosa che non avviene certo con I Pirati, che magari non esalterà in maniera religiosa la vita di Steve Jobs, Bill Gates, Steve Wazniak, Paul Allen e Steve Ballmer, ma con il suo presentarsi a 360 gradi cerca di dare un sunto generico e comunque miticizzato di alcuni episodi che hanno reso il mondo informatico ciò che è adesso. Credo che per apprezzare meglio entrambi (così come magari anche Takedown) ci si debba documentare anche al di fuori delle pellicole stesse. Spesso l'esaltazione del romanticismo legato ad alcuni temi, distorce, anche se in maniera positiva alcuni avvenimenti. Senza creare santi in Terra, visto che sebbene ricordassi diversamente, l'aspetto psicologico dei personaggi è solo tirato in ballo casualmente e saltuariamente e viene fuori la parte critica nei confronti dei due magnati per antonomasia del mondo tecnologico ed informatico. Entrambi in effetti hanno saputo sfruttare e soprattutto vendere idee altrui creando standard, stili di vita e status symbol oggi all'ordine del giorno. Nessun tipo di forte reverenza, ma ci sono anche qui diversi buchi narrativi che possono venire integrati prendendo da altre fonti. Anche da Jobs.