Ecco alcuni articoli del codice pirata in vigore sulle navi agli ordini del capitano Bartholomew Roberts, anche noto come Black Bart:
Ciascuno ha diritto di voto negli affari d’importanza; ha egual titolo sui viveri freschi o i liquori catturati in qualunque momento, e può disporne a piacimento, salvo che in caso di scarsità non sia necessario, per il bene di tutti, provvedere al razionamento.
Ciascuno deve essere senza inganno ammesso a turno a bordo di ogni nave catturata, poiché (oltre alla propria parte di bottino) tutti hanno diritto in queste occasioni a una muta d’abiti; ma qualora uno defraudasse la compagnia del valore d’un dollaro, in argento, gioielli o denaro, la punizione è l’abbandono su un’isola deserta, con una sola arma, un po’ di colpi e polvere da sparo e una sola bottiglia d’acqua.
È proibito a chiunque di parlare di abbandonare la vita piratesca finché a ciascuno non è toccata una quota di 1000 sterline. Se nel frattempo un uomo perde un arto o diventa storpio nel compiere il suo dovere, deve ricevere 800 dollari dalla cassa comune, e in proporzione per le mutilazioni minori.
Il capitano e il quartiermastro riceveranno due quote di bottino; il secondo, il nostromo e il cannoniere una quota e mezza, gli altri ufficiali una quota e un quarto.
I musicanti riposeranno il giorno di sabato, ma non ci sarà alcun trattamento di favore negli altri sei giorni e sei notti.
Pur essendo canaglie di ogni specie e tipo, i pirati avevano ben chiari certi principi che, curiosamente, ritroviamo formulati e fissati nella nostra Costituzione. E se fosse uno dei motivi per cui piacciono tanto ai bambini?
In un mondo pieno di adulti che riconoscono i diritti dell’infanzia e poi non si preoccupano di farli rispettare, bisogna imparare fin da piccoli a conoscere e lottare per la libertà, l’uguaglianza e il rispetto di sé e degli altri.
Dopotutto, anche una nave pirata è una repubblica fondata sul lavoro.
Oggi, proprio in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, vi aspetto alle 17:00, nella libreria Centostorie, in via delle rose 24 (a Roma), per prendere il mare alla ricerca di meravigliose avventure. Ovviamente, dopo aver sottoscritto il Regolamento dei Fratelli della Costa, come ogni pirata che si rispetti.
Età: a partire da 3 anni.
Costo: 6 euro, materiali inclusi.
Prenotazione obbligatoria: 06.2187201 – [email protected]
I testi di riferimento sono di Sinnos Editrice: Lorenzo e la Costituzione di Daniela Longo; Nina e i diritti delle donne di Cecilia D’Elia; Diego e i diritti dei lavoratori di Flaminia Fioramonti; Tina e i diritti dei bambini di Francesca Quartieri.
L’atmosfera sarà più o meno questa:
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