Una vecchia canzone di Renga, riaffiorata dai ricordi in base a chissà quale meccanismo cerebrale. Eventi che si accumulano in una stessa serata. E in testa, a fregarmi, ancora il rapporto tra tempo ed idee. Oggi va così, poco altro da dire.
Certo, a meno che non vi interessi sapere quanto costa l'affitto della mia futura casa. Perchè li ho poi guardati, i prezzi. D'altronde si sa, che sono esperta nel farmi del male.
Si parla di 450 euro al mese. 500 a dir tanto. Mi riferisco a monolocali da 60-70 metri quadrati. Ammobiliati. Con tutte le caratteristiche di cui avevo sognato. 500 euro, capite? Basterebbe uno stipendio medio-basso, altro che milioni! Solo che la devo smettere, di dar ragione agli oroscopi de Il Piccolo. Perchè io non è che ci credo; Non è che li interpreto. Io proprio mi impegno a metterli in pratica. Prendete quello dell'altr'anno. Diceva: “2012: periodo di viaggi”. Ed io cos'altro ho fatto, se non prendere aerei? Per il 2013 prevedeva che avrei avuto voglia d'indipendenza. Ed eccomi qui, a cercare annunci su pisos.com. Sono patetica.
Comunque. Il fatto è che ho una specie di blocco dello scrittore. O della blogger, quel che è. Come se i troppi progetti grafico-visivi che ho in programma rendessero gelose le parole. Come se si rifiutassero di disporsi nell'ordine giusto, che ne so. Non potete neanche immaginare quanto questa cosa mi faccia star male. Dormo male. Mi angoscio. Premo il tasto “delete” con troppa frequenza per non sentirmi frustrata. Finchè mi viene da piangere forte. Proprio coi singhiozzi e i moccoli, in pieno stile bimba capricciosa. Insopportabile agli altri, oltre che a me. Scaglierei il computer contro il muro con la stessa violenza con cui in era analogica appallottolavo i fogli. E Keep Calm un corno, dannazione. Avreste anche un po' rotto, coi Keep Calm.Poi sarà l'ascendente Scorpione. Cioè, gli Scorpioni sono tormentati, no? Lo diceva un tizio, l'altro giorno, su Teletruria (sì, lo so, non fate domande). E a me non bastava nascere cocciuta come una capricorno da copione. No. Io dovevo essere testardamente tormentata. Mi par giusto. Anche l'astrologia doveva rendermi la vita un casino.Insomma: mi perdonerete, se il post non è all'altezza delle vostre aspettative. E' che, persa ogni speranza di apparire interessante, non restava che pescare a pieni mani da un articolo di Rolling Stone. L'edizione spagnola, intendo. Quella che ha da poco reso noti i risultati di uno studio sulle abitudini di consumo musicale degli universitari iberici. Se ne evince che gli artisti locali vengono generalmente preferiti a quelli internazionali. I più ascoltati sono, in quest'ordine: Estopa, Fito y Fitipaldis ed El Canto del Loco. Al quarto posto c'è David Guetta, il più apprezzato (sigh!) tra gli stranieri. Soltanto noni gli intramontabili Beatles.
I piú ascoltati dagli universitari spagnoliIl dato è interessante anche perchè proprio ieri Spotify ha diffuso i dati sugli artisti più ascoltati online in Italia. E, al contrario degli universitari spagnoli, noi continuiamo ad essere immancabilmente esterofili. I più cercati sono i The Lumineers, seguiti da Pink e Calvin Harris. Per trovare degli italiani bisogna scendere al decimo posto, dove il più amato pare essere ancora Max Gazzè. Dopo di lui Marco Mengoni, Fabrizio de Andrè e Lucio Dalla.
Se ne evince che se Gazzè duettasse con gli Estopa ne verrebbe fuori un italo-spagnolismo da best seller. Non riesco proprio a immaginarmelo, però.