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I predatori della maschera perduta - Recensione - iPhone

Creato il 20 febbraio 2016 da Intrattenimento

Il nuovo arcade game di HappyMagenta ci catapulta in bui labirinti pieni di tesori, ma anche di insidie

Definire la pixel art come uno stile "a 8-bit" è quasi sempre improprio, visto che la vera grafica dei sistemi da gioco casalinghi degli anni '80 era quasi monocromatica, data la palette di colori estremamente ridotta, e utilizzava sprite di minuscole dimensioni, dotati di animazioni a dir poco essenziali. Lo stesso discorso, naturalmente, vale per le musiche.

I predatori della maschera perduta
Ci sentiamo di doverlo specificare perché Tomb of the Mask propone invece uno stile a 8 bit fedele e convincente, a cominciare dagli effetti sonori per continuare con una grafica che accorda il buio di una sequenza interminabile di labirinti con le limitazioni tecniche dell'hardware dell'epoca, colorando tutto il resto di tinte piatte e semplici: viola, blu, verde, bianco e così via. Il nostro obiettivo nel gioco è quello di esplorare dungeon di volta in volta differenti, grazie a un sistema procedurale, raccogliendo monete e cercando di evitare le trappole mentre rimbalziamo, letteralmente, da un muro all'altro fino a raggiungere l'uscita di turno. Come per la maggior parte dei prodotti di questo tipo, il problema è che il minimo errore si tradurrà in un impietoso game over e ci costringerà a ricominciare la progressione da capo... a meno di non voler spendere qualcuno dei gettoni raccolti per ottenere un "continua".

twittalo! Tomb of the Mask è un arcade game immediato e stuzzicante, un piccolo tuffo nei ricordi a 8-bit

Muro contro muro

A caratterizzare fortemente l'esperienza di Tomb of the Mask, oltre al già citato comparto tecnico in stile 8 bit, troviamo un gameplay dai tratti peculiari, che utilizza efficacemente il touch screen per chiederci di disegnare gesti che vadano nelle quattro direzioni cardinali, facendo in modo che il protagonista dell'avventura si sposti di conseguenza nello scenario.

I predatori della maschera perduta
I labirinti del gioco, che ricordano da vicino quelli del classico Pac-Man, solo con monete al posto delle caramelle, vantano infatti una struttura che va di pari passo con un sistema di movimento originale, in cui bisogna percorrere velocemente gli spazi radenti le mura e trovare la giusta sponda per poter proseguire. Non uno sforzo indicibile, a patto di avere qualche istante per riflettere nel momento in cui il percorso si fa irto di ostacoli, trappole e finanche creature ostili il cui tocco può essere fatale. Ecco, il problema è che in Tomb of the Mask il tempo sarà l'ultima cosa che avremo a disposizione, visto che dalla parte bassa dello schermo salirà un'onda letale che ci costringerà a muoverci in fretta, di getto, mettendo in conto gli inevitabili errori e la frustrazione di un approccio che talvolta appare spietato e non fornisce neppure uno stage di "preparazione" prima di aumentare il ritmo. Ciò porta a due conseguenze ben precise: la prima è il tradizionale effetto da "droga videoludica", per cui le partite si susseguono rapidamente nel tentativo di stabilire nuovi record e sbloccare qualche maschera utile per godere di bonus extra; la seconda è un sostanziale calo dell'entusiasmo dopo poche ore a causa dei limiti intrinseci di questo tipo di esperienza. Ricca d'atmosfera, come detto; certamente immediata e con alcuni tratti di originalità, ma al tempo stesso eterea e priva di spessore.

Clicca per votare! 7.2

Redazione

1.0

Lettori (1)

Pro

  • Grande atmosfera, nel suo piccolo
  • Approccio peculiare e interessante
  • Si gioca gratis senza grossi problemi

Contro

  • Un po' troppo difficile, sa essere molto frustrante
  • Stanca abbastanza in fretta

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