I preti sposati

Io e il mio vicino di casa ci assomigliamo, lui è un tipo torvo, io lo sono quanto lui, lui parla poco, io ancora meno, a lui piace il progressive, a me pure, ma mi piacciono anche un sacco di altre cose, mentre lui ascolta solo questo, solo il progressive. Quando ci incontriamo in ascensore la cosa si fa molto imbarazzante, lui a volta è più tenebroso del solito, a volte invece è sorridente, il suo problema (ma è anche il mio problema) è che quando sorride non è credibile, perciò gli viene questo ghigno sinistro, una rogna raggelante e malinconica che mentre saliamo in ascensore mi entra nella testa e mi fa desiderare di abitare al pianterreno. Una volta il mio vicino ha suonato al campanello della porta ed è venuto a dirmi che il sabato seguente in casa sua ci sarebbe stata una festa, e che quindi si scusava in anticipo per il rumore, gli ho detto che non c’era problema. Il sabato seguente non so se c’è stata poi questa benedetta festa, al di là del muro si è sentito solo il progressive, niente calpestii di tacchi, niente chiacchiere, ma forse quello era il suo modo di fare una festa.

Sul corriere.it c’è la notizia di una ex miss thailandese che è riapparsa in pubblico dopo cinquant’anni ed è tale e quale a quando aveva diciotto anni, e tutti adesso si domandano com’è possibile che non abbia nemmeno una ruga e che la sua fisionomia sia rimasta immutata per tutto questo tempo. In fondo all’articolo, tra i commenti, un lettore ha scritto: “E c’è qualcuno che vorrebbe i preti sposati”.