C'era un tempo, giurassico per il mondo dell'hi-tech, in cui i supporti per registrare contenuti video erano a nastro, in cui non esistevano ancora i codec o i formati video digitale, in cui stava nascendo l'embrione di quello che oggi chiamiamo on-demand e dobbiamo tutto a un dispositivo che molti ragazzi di oggi non conoscono nemmeno: il videoregistratore.
Era il 1975 quando Sony con il suo Betamax e JVC con VHS si litigavano il mercato dei supporti video: da un lato c'era l'innovazione tecnologica di Sony ma la durata dei nastri arrivava più o meno a un'ora; dall'altro la semplicità del Video Home System di JVC che aveva dalla sua anche la durata dei nastri (oltre 4 ore). Il mercato scelse il VHS e così nelle case apparve il videoregistratore.
Il videoregistratore era un dispositivo che occupava un intero ripiano del mobile TV, mica come oggi che se non ci mettessero le lucette colorate perderemmo i lettori tra i telecomandi e le copertine dei dvd; si comandava con un telecomando e, meraviglia delle meraviglie, si poteva registrare direttamente dalla TV di casa qualsiasi programma per riguardarlo in seguito: nacque così il concetto di home cinema. Ciascuno poteva crearsi la propria videoteca personale. I più bravi toglievano la pubblicità dai film, gli smanettoni facevano i primi montaggi domestici.
Eh si, con il videoregistratore ci si sentiva un po come quelli della Lucas Film che avevano montato Star Wars. Bastavano due di questi aggeggi e qualche altro ammennicolo e si potevano fare dei montaggi che per l'epoca erano delle meraviglie per gli occhi. Era un lavoraccio, non come oggi che facciamo tutto con qualche click!!
L'affermazione del videoregistratore però non fu facilissima. La Sony stessa dovette rispondere di accuse di pirateria e per 9 anni i legali del colosso nipponico dovettero combattere una battaglia giuridica che affossò le speranze del Betamax e decretò la vittoria finale del VHS sul mercato.
Oggi non si trova un videoregistratore neanche per sbaglio nei negozi, forse se ne trova qualcuno nei mercatini dell'usato e sempre come oggetto nostalgico da collezione poichè anche se ha aperto all'era dell'home cinema e dopo aver dominato per anni il settore ha dovuto necessariamente cedere il passo ai dispositivi moderni.
