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I primi 50 anni del CUN festeggiati a Roma

Da Extremamente @extremamentex

Mezzo secolo: un traguardo di tutto rispetto. A festeggiare i 50 anni di età- o meglio, di attività- è il CUN, il Centro Ufologico Italiano. Un compleanno importante che sarà ricordato durante il IV Convegno Internazionale di Ufologia Città di Roma in programma tra pochissimo, sabato 21 novembre. Ma più che a spegnere le candeline, il meeting romano servirà per ribadire l’impegno nella ricerca e nell’analisi di questo fenomeno ancora tutto da chiarire.

LA LOCANDINA DEL CONVEGNO DI ROMA

LA LOCANDINA DEL CONVEGNO DI ROMA

“Verso i 50 anni della nascita dell’ufologia in Italia: bilanci e prospettive dai pre-Ufo ad oggi” è il tema proposto dalla giornata che si svolgerà nella Sala Congressi di Villa Maria. Perché quando il CUN ha mosso i suoi primi passi, nel 1965 - e all’epoca la sigla stava per “Centro Unico Nazionale”- di strani oggetti nei cieli di mezzo mondo ne già erano comparsi. Certo, l’ Ufologia contemporanea ufficialmente inizia il 24 giugno 1947, con il pilota Kenneth Arnold e i 9 “flying saucers” ( letteralmente “piattini volanti”) che disse di aver incontrato, e l’acronimo UFO viene coniato nel 1952 dall’ Aeronautica militare degli Stati Uniti, ma in realtà esistono molte e varie testimonianze precedenti a quelle date. Anche in Italia.

Dopo un meticoloso lavoro di archivio,  il CUN presenterà al pubblico le più recenti analisi sui casi avvenuti dal 1900 al 1946, classificati non come UFO ma come “fenomeni non convenzionali”. Tra i più significativi, quello di Varapodio, in Calabria, registrato nell’inverno del 1900 (di fatto il primo della lista) quando un uomo raccontò di aver visto “un’enorme stella con la coda scendere fino davanti a lui; oppure il caso di un presunto Incontro Ravvicinato del Terzo Tipo avvenuto a Montebenichi, vicino ad Arezzo,  nell’ agosto 1930.

Ma il convegno di Roma sarà anche l’occasione di fare un primo bilancio degli avvistamenti italiani da oltre un secolo a questa parte: si tratta di ben  12.422 casi, suddivisi in 8.848 avvistamenti a quote oltre i 150 metri; 1.453 avvistamenti a basse quote (sotto i 150 metri); 376 casi di UFO a terra; 369 casi di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo; 93 casi di UFO segnalati sulla superficie dell’acqua; 40 di USO avvistati sotto il livello dell’acqua e più di 1.243 casi inseriti in altre categorie più ristrette.

UN UFO D'EPOCA SULLA

UN UFO D’EPOCA SULLA “DOMENICA DEL CORRIERE”

Gli UFO sembrano dunque aver spesso fatto capolino dalle nostre parti. Il lavoro statistico operato dal CUN ed aggiornato ai primi sei mesi del 2015 permette anche di capire quali sono le zone più calde, quelle a massima densità di segnalazioni, suddivise in regioni e province. Ebbene, in cima alla classifica c’è la Toscana (1964 avvistamenti), seguita da Lombardia (1202 avvistamenti), Emilia Romagna e Sicilia (rispettivamente con 993 e 953 casi catalogati dal 1900 ad oggi). Le città più “visitate” sono invece Roma (138 avvistamenti), Milano (101) e Firenze (94).

In quanto a numeri e a capillare lavoro d’archivio non scherza neppure l’ospite internazionale, ovvero Gary Heseltine. Per 24 anni investigatore della British Transport Police, da quando è in pensione si dedica alla raccolta di tutti i casi UFO che abbiano avuto come testimoni e protagonisti esponenti delle forze dell’ordine di Sua Maestà.

Nel 2002 ha così fondato il PRUFOS, il primo database che raccoglie le segnalazioni di Oggetti Volanti Non Identificati da parte di poliziotti della Gran Bretagna, in servizio e fuori servizio. In questi anni Heseltine ha catalogato oltre 425 casi che dal 1901 ad oggi hanno coinvolto più di 900  agenti. Sui quelli più recenti, ha indagato di persona ascoltando i testimoni, come per il noto “Incidente di Rendlesham Forest”.


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