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I primi cento giorni di Modi

Creato il 27 giugno 2014 da Mariagraziacoggiola

New Delhi, 27 giugno 2014
Sono tornata a Delhi dopo un mese e pensavo di trovare qualche segno tangibile del nuovo governo del leader della destra Narendra Modi. Che ne so, un via vai di Ambassador davanti alla sua residenza, convegni sul pensiero filosofico induista o cartelli in hindi al posto dell’inglese. Invece la città sembra ferma nell’attesa di un qualcosa come il giorno dopo il trionfo del Bjp.
A parte il gran caldo, che ha toccato livelli record in questo giugno disertato dal monsone, sembra che Modi abbia già il fiatone a soli 30 giorni dal suo insediamento.
Lo ha ammesso lui stesso nella sua pagina che “non ha avuto la fortuna di una luna di miele”, ammettendo implicitamente che governare l’India non è come governare il Gujarat. Lo sforzo propagandistico c’è sempre come si vede in questo video in cui celebra il suo primo mese di potere (http://www.youtube.com/watch?v=0wWQ7OTj0rw)
Dopo una partenza con il botto, con tutti i leader dei paesi sud asiatici presenti al suo giuramento, è evidente che qualcosa comincia a scricchiolare. Il settimanale The Week ricorda quali dovrebbero essere le priorità e nell’elenco ci sono anche i marò. (vedi qui)
Anche le divinità remano contro. Sembra che il monsone, essenziale per quel 60 per cento di indiani che coltivano la terra, arriverà in ritardo, forse la seconda settimana di luglio.
Dopo tanti anni di piogge abbondanti che hanno regalato qualche punticino in più al Pil compensando la debacle economica del Congresso, la sfortuna ora si abbatte sulla coalizione del Bjp che ha vinto con la promessa di contenere l’inflazione e ridurre i prezzi dei generi alimentari. Vedremo.

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