Datato 1981, I dannati non muoiono è il romanzo con cui la stella del grande Jim Nisbet ha cominciato a risplendere nel cielo del noir contemporaneo, un libro ai suoi tempi pubblicato da Bompiani e oggi riproposto da TimeCrime con un finale inedito scritto dall’autore appositamente per i lettori del Belpaese. Il volume è oggettivamente mooolto ben scritto, la prosa dell'autore statunitense era ineccepibile già trent'anni fa, e l'ambientazione di una San Francisco torbida e nebbiosa nella quale si muovono personaggi loschi e minacciosi funziona con cronometrica precisione. Eppure è impossibile non ravvisare nella vicenda un certo fiato corto, una allure un po' datata che se negli anni 80 poteva accattivare il lettore oggi non stupisce certo il pubblico esperto e smaliziato che da allora ha macinato dozzine di killers cannibali, teste scuoiate, dottori psicopatici e maliarde assassine d'ogni tipo. Anche il protagonista Martin Widrow sembra ricalcato con forse troppa scrupolosità sul format dei suoi illustri predecessori dell'hard-boiled (Marlowe su tutti) con una caratterizzazione che di sicuro affascina ma certo non si permette mai un guizzo originale. Nisbet però, va detto, è una colonna del genere e non delude mai, anche in una prova un po' statica come questa resta comunque una spanna al di sopra di un sacco di giallisti di oggi. In definitiva: un'ottimo libro da acquistare con lo spirito del collezionista: si ravvisano tutte le peculiarità stilistiche che lo scrittore di Cattive Abitudini e Iniezione letale maturerà negli anni a venire ma non bisogna aspettarsi miracoli. Notarella sul finale inedito: aggiunge poco e niente alla storia ma ci dice qualcosa in più sul protagonista. Ed è comunque una cadeau gradito.
I dannati non muoiono - Jim Nisbet (Ed. TimeCrime)




