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I privilegi della Ferrari in F1

Da F1news @F1Newsinfo

Felipe-Massa-Ferrari_GP_Malesia_PL_2013Da tempo si vocifera che la Ferrari ha un diritto di veto sulle regole oltre al privilegio di ricevere maggiori introiti per la sua longeva storia in Formula 1, è l’unico team ad aver partecipato a tutti i campionati del mondo. Nelle settimane scorse il Corriere della Sera aveva rilanciato sulla storia, ma con la Formula 1 che si avvia verso la quotazione in borsa, emergono nuovi dettagli sul grande potere che la Ferrari detiene in F1.

Nel lungo dossier che la F1 sta preparando per il suo ingresso in borsa, 498 pagine, a pagina 179 nella sezione relativa ai team si legge che per quanto riguarda la Ferrari, solo la Ferrari può opporsi all’introduzione di nuove regole (fatte salve alcune eccezioni).

Oltre a questo, nel prospetto informativo per gli analisti finanziari, si legge che la Ferrari riceve più premi rispetto a qualunque altro team presente in F1. Attualmente i primi 10 team ricevono il 47,5% degli introiti in base alla classifica del mondiale costruttori.

A pagina 176 si legge che nell’ambito degli accordi con le squadre, esiste un ulteriore fondo, chiamato BCC che viene ripartito solo tra tre squadre, quelle che hanno vinto nelle ultime quattro stagioni che precedono il 2012. Tra queste Ferrari, McLaren e Red Bull. Alla prima va il 37% del fondo (minimo 37 milioni), alla seconda il 33% (minimo 33 milioni), alla terza il 30% (minimo 30 milioni di dollari). Fino allo scorso anno la Ferrari ha avuto diritto ad un ulteriore 2,5% dei profitti della F1 (facendo due conti, questo 2,5% nel 2011 è valsa una somma pari a 29,3 milioni di dollari).

Tutti questi privilegi derivano, come detto, dal fatto che la Ferrari è l’unico team che ha sempre gareggiato in F1 e ha vinto più titoli rispetto ai suoi rivali. La Ferrari essendo un costruttore firma direttamente i contratti con il Gruppo F1.

La Ferrari è talmente importante per la F1 che in un certo senso potrebbe controllare il weekend di gara. Come? Semplice, a pagina 177 si legge che il Gruppo F1 ha accettato di dare alla squadra di più lunga data, se produttore di auto GT, un diritto di prelazione per l’esecuzione di una serie internazionale di sport motoristici per le sue macchine come evento di supporto (nel weekend di F1).

Montezemolo detiene anche dei benefici come colui che ha guidato al successo la Ferrari in F1. Gli è stata concessa un opzione del 0,25% nel caso in cui la F1 entra in borsa e dal Marzo dello scorso anno è stato nominato direttore non esecutivo della società madre della F1, la Delta Topco. In pratica adesso Montezemolo nel suo ruolo ha la possibilità di presiedere i comitati di nomina per determinare quanti amministratori devono essere pagati e coloro che devono essere confermati. Ecclestone ha un contratto che non prevede una durata fissa in maniera tale da non rientrare nella sfera dei compiti del comitato.

Il diritto di veto sulle norme è il maggiore dei benefici di cui gode la Ferrari, ma a patto di rimanere in F1 fino al 2020 come prevede il nuovo patto della concordia. Assodato il fatto che la Ferrari il diritto di veto ce l’ha, sarebbe bello capire se l’ha mai utilizzato considerando anche il fatto che da un po’ di anni a questa parte numerose modifiche alle regole sono state sempre a sfavore del team di Maranello…


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