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E dunque la Rete può essere anche questo, vocazioni antiche e opportunità moderne che si coniugano e ci permettono di inoltrarci su nuovi sentieri. La lettura, si sa, è pratica prevalentemente solitaria, ma il libro è anche una straordinaria occasione di socialità, lo è sempre stata, dai tempi dei cabinets de lecture nella Francia degli Illuministi e delle reading rooms a Londra e dintorni. Perché stupirsi se oggi i "luoghi" si moltiplicano anche sulla blogosfera?
Spiega Raffaele Simone:
I lettori cercano pur sempre occasioni e risorse per scambiarsi e proporsi libri, per parlare di quel che hanno letto o vorrebbero leggere e anche per leggere insieme
Come al solito ci sono i pro e i contro, è ovvio.
Un pro lo dico io: vedete che la rete non è nemica della lettura, vedete che ci può indirizzare anche verso i buoni libri?
Un contro lo segnala proprio Raffaele Simone:
Una differenza c'è, ed è quasi un abisso: attorno a libri di carta si aggregano persone in carne e ossa, che parlano, ridono e hanno odore e peso; nei circoli di lettura digitali s'incontrano invece "digital personae" senza corpo né massa, che non si vedono né si toccano e che potrebbero anche esser avatar di secondo o terzo grado di chissà chi....
Vero, ma come si dice, se non si vada non si vede....