Il grande fascino dei profili alpini, quegli strani denti di sega che ci spingono a interrogarci sul loro nome.
Correva l'anno 1957 e la collana "Conosci l'Italia" si arricchiva di un nuovo prezioso
volume, "L'Italia Fisica", dal quale è tratto questo profilo costruito a tavolino con ma-
tita e goniometro.
Ovvio che il lavoro del vecchio Touring Club non può reggere il confronto con Peak
Finder, ma dovremmo serbare rispetto per chi ha fatto da battistrada.
L'idea acchiappava e non era per niente male, visto che continua a farlo: trovare il modo per trasformare la nostra voglia di sapere in qualcosa di più affidabile delle semplici intuizioni.Salire in verticale di qualche metro con l'idea di bucare la foschia e spingere lo sguardo fino alla cerchia di cime più lontane, e individuarle una dopo l'altra.
Sì, questa cosa continua ad esercitare il suo fascino, allora come oggi...