Durante la terza media, nel 1994, la mia classe effettua uno scambio culturale in Francia, della durata di una settimana e sarà una bellissima esperienza oltre che la scusa per visitare posti stupendi: un giro indimenticabile della Provenza e della Camargue, che vi racconterò accompagnandomi a foto di stupendi panorami (poichè all’epoca purtroppo ancora non esisteva la digitale!)
Nonostante la giovane età, io ero da sempre interessata a visitare, probabilmente ce l’avevo già nel sangue questa mia passione per i viaggi, inoltre ero stata abituata fin da piccina a viaggiare e conoscere senza annoiarmi, con i miei genitori avevo girato molto bene quasi tutte le regioni d’Italia nei miei primi 12 anni di vita ed ero sempre stata curiosa di conoscere. Ancora adesso ricordo bene posti visitati a 7/8 anni, guai a chi mi dice che è inutile viaggiare con i bambini perchè non si ricordano e si stufano! Ognuno ha il suo carattere ma è anche importante interessarli e far loro capire le cose, secondo me. Io ero sicuramente tra questi!
La visita parte da quella che è considerata la capitale della regione della Provenza, cioè Avignone, famosa per il Palazzo dei Papi: fu la sede papale dal 1309, quando papa Clemente V vi si trasferì da Roma, fino allo scisma papale del 1377; si susseguirono 7 papi e l’ultimo fu Gregorio XI. Il fulcro di Avignone si trova nel suo centro, tra le mura storiche (per un perimetro di quasi 5 km!), le viuzze tortuose, le piazzette, tutte concentrate intorno al Palazzo dei Papi, uno dei più importanti palazzi gotici medievali in Europa e patrimonio mondiale dell’umanità.
Affacciato sul fiume Rodano, divenne in seguito prigione e caserma, ed oggi è visitabile in parte come museo. La prima parte è il Palazzo Vecchio, voluta da Benedetto XII, mentre la parte ad ovest, Palazzo Nuovo, fu costruita sotto Clemente VI, in tutto dieci grosse torri quadrate e un palazzo tra i più impressionanti da vedere, purtroppo rovinato durante le diverse guerre, si può vedere ancora una parte degli splendidi dipinti, ma l’arredo è stato completamente saccheggiato durante la Rivoluzione Francese. In ogni momento dell’anno si tengono mostre, eventi musicali e festival, è grande più o meno come 4 cattedrali gotiche e uno dei monumenti più visitati di Francia.
Il Palazzo dei Papi visto dall’alto (foto presa da Solo Travel)
Saintes Maries de la Mer è un grazioso villaggio sul mare, che ricordo con piacere per le passeggiate e un buon gelato sotto il sole. Sembra quasi un paesino spagnolo come stile e per l’aria che si respira! E’affascinante soprattutto la piazzetta principale e si possono ancora trovare gitani che suonano la chitarra con i loro costumi tradizionali e cartomanti che leggono la mano. Sono salita sulla cima della Eglise des Saintes Maries: ve lo consiglio, potrete godere di un panorama stupendo sulla Camargue e nella cripta è sepolta Santa Sara, molto amata dai gitani. Poco distante, il bellissimo parco ornitologico di Pont de Gau: qui ho visto per la prima volta i fenicotteri rosa e tantissimi cavalli allo stato brado, animali che adoro.
Panorama tipico della Camargue, con i suoi fenicotteri rosa (foto presa da Crème de Languedoc)
Due città mi restano nel cuore. La prima è Arles, fondata dai romani sul fiume Rodano. Importantissimo il suo anfiteatro romano, affascinante poichè si trova nel quartiere vecchio circondato da palazzi e locali. Entriamo a fare un giro e ci sediamo per immaginare come dovesse essere nell’antichità: è passato da sede di spettacoli di gladiatori alle corride, fino ad essere tutelato dall’Unesco. Del teatro antico restano oggi poche vestigia. Interessante per chi ama i musei, il Museo della Arles antica, che ripercorre la vita quotidiana della vita della città dal 2500 A.C. Gli Alyscamp è un viale con allineate centinaia di tombe romane e da non perdere anche la cattedrale e i Criptoportici sotterranei. Van Gogh visse qui a lungo e nei suoi quadri ritroviamo i colori di questi luoghi stupendi, eppure nessuna delle sue opere si trova in questa città. “La Stanza ad Arles”e “La Notte stellata sul Rodano” sono due delle sue opere più grandiose dipinte qui, come il “Caffè di sera”: dal caffè, ancora oggi si può visualizzare la prospettiva da cui dipinse il quadro. Arles è la città della Provenza con il più importante patrimonio culturale.
L’arena di Arles (presa dal sito Provenza Francia)
La seconda cittadina che ricordo molto bene è Nimes, anch’essa caratterizzata come Arles da un imponente anfiteatro romano eccezionalmente conservato. Ma l’edificio che ho preferito è la Maison Carrée, un tempio antico tra i meglio conservati, risalente al V secolo D.C. Il suo podio conserva ben 30 colonne corinzie. Queste due cittadine sono animate da tradizionali e coloratissimi mercatini, in alcuni giorni della settimana.
La Maison Carrée a Nimes (foto The Guardian)
Aix-en-Provence è una cittadina che racchiude il fascino più vero della Francia del Sud, con botteghe, negozietti e palazzi signorili, soprattutto nella parte più antica, Vieil Aix.
Ma il posto che mi è piaciuto più di tutti per la sua particolarità, è il mitico Pont du Gard! Questo magnifico acquedotto romano è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, si erge sopra al fiume Gard e anch’esso ovviamente, è stato costruito dai romani. Quest’opera trasportava ben 35.000 metri cubi di acqua al giorno, alimentando la città di Nimes; un’opera impressionante, una delle più belle costruzioni romane del mondo! E’l’unico esempio di ponte antico a tre piani ancora esistente oggi, la costruzione ha impiegato migliaia di uomini in soli 5 anni.
Il bellissimo Pont du Gard (foto presa da Sablet Home)
La Provenza è nota per la lavanda, la pianta aromatica che vediamo nei campi, riconoscibile dal suo colore viola. Porto a casa saponette e sacchetti profuma armadi con questa piacevole profumazione. I piatti caratteristici sono diversi, io ricordo la ratatouille (un piatto a base di verdura stufata) e la bouillabaisse (zuppa di pesce).
La Provenza è una regione della Francia del Sud non troppo lontana dall’Italia e dal Piemonte dove abito io, mi piacerebbe tornare dal momento in cui sono passati moltissimi anni da questo mio giro, anche se mi ricordo come fosse ieri! Il tempo vola velocemente! Soprattutto mi piacerebbe rivedere il Pont du Gard e fare un giro tra i suoi archi…