I QUATTRO RE di GIANCARLO GALLETTI

DI ASTRID FATAKI
Tale romanzo non va recensito perché merita d'essere letto. Immersa nella profonda lettura, mi sono ritrovata dentro il romanzo. Ho vissuto pagina dopo pagina la storia di Anna e suo padre. Viaggiando tra le righe d'inchiostro nero, sono stata rapita dall'immenso amore che un padre nutre per la propria figlia. Un amore costellato dalla fragilità, dalla tenerezza di un uomo, che ha saputo rinunciare alla propria libertà per crescere il suo cucciolo, Anna. Mi pareva d'essere un pettirosso che posatosi sul davanzale di una finestra della casa, osservava la vita dei due protagonisti. Come un pettirosso vedevo i litigi e le risate di Anna, i pianti di un padre perché difficile era comprendere una figlia adolescente, i timori per l'assenza della madre. Mi recai in spiaggia con il mio romanzo, il mare calmo, la luna piena, seduta sulla sdraio continuai a leggere. Vidi lo strazio del protagonista per la perdita della figlia, lo vidi cadere nell'oblio e rinascere a nuova vita. La follia celata vive in noi e, porta a commettere gesti irrazionali e forse accettabili poiché fonte di dolore insanabile. Ho visto il male attraverso i suoi occhi, ho visto la vendetta diventare giustizia. Mi sembrava d'essere lì con lui e condividerne il dolore, di guardare come uno spettatore inerte, la fine di coloro che si erano resi colpevoli di un omicidio sì efferato. I quattro re, carnefici e forse vittime a loro volta? Ancora ero lì a condividere gli ultimi giorni della sua vita sofferente, e sempre lì ad attendere il ritorno di Anna. Romanzo di straordinaria ricchezza emotiva, dove realtà e finzione si mescolano e danzano all'unisono. Scritto con meticolosità quasi spasmodica, l'autore, Giancarlo Galletti ci offre un romanzo intenso, struggente e travolgente come un fiume in piena.