Livin Derevel nasce incazzata (chiedere all’ostetrica per credere) una fredda notte di dicembre a Reggio Emilia nel 1989. Fin da piccola ama scrivere le sue prime ingenue porcherie, e pian piano inizia a sviluppare una vera e propria passione che ancora non è andata via. Frequenta le elementari e le medie sviluppando anche un odio viscerale per la matematica, neanche quello le è ancora andato via. Si iscrive ad un liceo agrario dove incontra insegnanti fantastici che finalmente la spingono verso la scrittura professionale, e da lì inizia a partecipare a concorsi letterari, in cui viene pubblicata e si aggiudica anche qualche primo premio. Ha pubblicato un romanzo steampunk assieme alla sua complice preferita di malefatte, i suoi racconti appaiono anche in una collana di albi di fantascienza. Scrive di tutto, dal fantasy allo steampunk (di cui ha appena pubblicato un romanzo), dal romantico al thriller, dalle poesie ai racconti, l’erotico è solo una delle sue forme di espressione. Fa parte dello staff dei siti letterari SognandoLeggendo e Scrittevolmente. Livin sogna di diventare l’Oscar Wilde del ventunesimo secolo. E conta di farcela.
Blog: L’ Angolo del Drago
FanPage: Livin Derevel
Titolo: I Racconti di Livin
Autore: Livin Derevel (Traduttore: //)
Serie: //
Edito da: Lite Edizioni (Collana: Atlantis)
Prezzo: 1.99 € ebook
Genere: Romanticismo, commedia, gay
Pagine: a seconda del racconto
Voto:
Trama: -La Comunione col tutto: Ogni studente giapponese deve affrontare la propria realtà, essere all’altezza di quello che gli si chiede e imparare presto a conoscere il suo ruolo nel mondo. Il protagonista sta per prendere il diploma alla Minami High School di Sapporo, e sta ancora lavorando per trovare se stesso.
- Lezioni di recupero di anatomia comparata: Gli ultimi giorni di scuola non sono una passeggiata, soprattutto se si ha una materia ostica a cui proprio non si riesce a prestare attenzione. La materia, e il professore.
- Dedicami una canzone: Ci sono volte in cui una canzone può dire tanto, può dire tutto, ci sono volte in cui una notte stellata può rappresentare molto più di quel che ci si sarebbe aspettati…
Recensione
di CriCra
Ciò che oggi mi accingo a presentarvi in questa pagina è un piccolo collage di brevi racconti scritti dalla cara Livin Derevel, una nostra amica collaboratrice qui sul Blog di Sognando Leggendo. Livin, a suo rischio e pericolo, ha affidato a me il compito di commentare e recensire alcuni dei suoi brevi racconti. Speriamo bene!
Il genere trattato in questi racconti è, volendo usare il termine giapponese, del tipo Yaoi – Boy’s Love – dove appunto i protagonisti sono ragazzo + ragazzo. Mentre la lettura procedeva, non ho potuto fare a meno di immaginare le varie coppie rapportandole a quelle dei vari anime che in questo periodo ho conosciuto e apprezzato girovagando per il Web. Mia cara Momi, Grazie!
La comunione col tutto è stato il primo ad essere letto e a scatenare appunto la fantasia di questa mia assonanza. In questo racconto viaggiamo verso il Sol Levante. Ambientato nella cittadina di Sapporo, Hokkaido in Giappone, respiriamo l’aria orientale ora tradizionalista ora più moderna e al passo coi tempi. I due amanti, Miyagi e il suo “teppista”, protagonisti della storia, creeranno un’atmosfera ricca di pathos, intensa e sincera, contrastata dai sentimenti di rassegnazione e compatimento provati da uno dei due.
Ci siamo trasformati nel tutto, e davvero vorrei
che finisse qui, vorrei che non esistesse modo di scinderci;
vorrei che l’universo smettesse di trasformarsi in
questo istante e ci lasciasse sempre così,
fusi in un’entità perfetta.
Procedendo con la lettura ci spostiamo nello spazio da Oriente ad Occidente, arrivando nell’assolata California e andiamo a fare la conoscenza di un’altra coppia dolcissima di amanti, Ethan e Jet, i protagonisti di Dedicami una canzone. Vi accorgerete che i racconti di Livin sono come piccoli spiragli di porte lasciate socchiuse su altrettante storie di vita di coppie, di personaggi tutti da scoprire. Il resto poi lasciatelo alla vostra immaginazione.
Per quanto tu andrai lontano, io sarò al tuo fianco.
Per quanto tu camminerai, io ti verrò dietro.
Per quanto tu chiuderai gli occhi, io sarò sempre lì.
Io lo odio e Salto nel vuoto sono i racconti più brevi. Ti danno giusto il tempo di gustare un assaggio, come quando vai in gelateria e il barman ti accontenta con un cucchiaino di questo o quel gusto in particolare. In questo caso il primo sa di perfidia allo stato puro, mentre il secondo sa di incontro proibito infine appagato.
Per fortuna che ci siamo rinfrescati con un po’ di gelato perché con Lezioni di recupero di anatomia comparata, farà caldo. Davvero molto caldo! Un’infuocata crescente trepidazione nell’attesa di sapere il risultato finale per un ultimo esame di “anatomia”. L’alunno Martini e il suo professore vi faranno conoscere un uso nuovo che si può fare di una cattedra!
Le tue mani scendono allo stesso tempo fino ai miei pantaloni,
una scia di dieci bollenti fili,
e si infilano dentro educatamente,
quasi con discrezione inopportuna, mentre io
mi aggrappo a te con tutte le mie forze.
Infine, come ciliegina sulla torta, abbiamo Non è poi così male. Il più sfacciato e simpatico tra tutti, a mio parere. Una piccola versione molto -e ripeto molto- particolare della favola di Cappuccetto Rosso. Protagonista è Francis, un metallaro duro e sfrontato a cui, per sua disgrazia, fin da piccolo è stato affibbiato questo soprannome. Aspettatevi un incontro con “il lupo” ovviamente!
In ognuno di questi racconti troverete un uso del linguaggio chiaro e molto esplicito. A tratti forse all’apparenza irruente, ma la sua bellezza sta proprio in questo. Schietto e diretto, senza mai cadere nello scabroso con qualche briciola di “Voyeurismo” lasciata cadere qua e là. Dettagliato e preciso in modo equo e al punto giusto.
Cosa dire ancora? Mia cara Livin, grazie per avermi fatto conoscere le tue storie e i tuoi personaggi e spero di vero cuore di poter leggere, prima o poi, una tua nuova storia così sensuale ma molto più lunga e molto più ricca di dettagli “eccitanti e peccaminosi”.