I radicali tornano a raccogliere le firme su dodici richieste di referendum

I radicali stanno raccogliendo le firme (500 mila su ogni quesito entro la fine di settembre) su di una batteria di referendum abrogativi: si va dal "divorzio breve" (per l'eliminazione del termine di tre anni di separazione per poter chiedere il divorzio), alla normativa in materia di stupefacenti (per abolire la pena detentiva per fatti di lieve entità), all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, alla disciplina dell’otto per mille dell'Irpef (per lasciare allo Stato la quota dell'otto per mille di coloro che non operano alcuna scelta), alle norme in materia di immigrazione (per cancellare il reato di clandestinità e per eliminare la norma che fa ripiombare nell'irregolarità coloro che hanno perso il lavoro). In materia di giustizia, poi, i quesiti referendari riguardanola responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle carriere, l’eliminazione della custodia cautelare nei casi di rischio di reiterazione di reati che prevedono la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, le norme sugli incarichi extra-giudiziali dei magistrati, l'abolizione dell'ergastolo. Per maggiori informazioni, leggere qui e qui.