Ancore. Come maxi ciondoli di chilometriche collane, avvolte con due o più giri intorno al collo, o come piccoli charms di millemila braccialetti colorati, messi lì a impreziosire il mio polso sinistro. Come ricami di un maglione per queste sere d'estate, oppure come fantasia di un paio di espadrillas che, arrivati ai primi di Agosto, hanno già sulle loro suole lunghe camminate in direzione "spiaggia, sole e mare". E ancora, ancore sia a decorare la cover dei vostri iphone che a marcare la vostra pelle, in maniera indelebile, quasi eterna. Ciascuno di noi ha nella vita le proprie ancore di salvezza: perché non portarle simbolicamente con noi, anche solo come dettaglio di un bikini o decoro di un anello? A voi la scelta del come, oltre che del perché. Io, la mia, l'ho fatta, e forse anche pronta a durare a lungo, ricordandomi ogni giorno, nel guardarla, che ho scelto e sceglierò sempre, comunque vadano le cose, di non affondare mai.
Anchors. As maxi pendant of mileage necklaces, narrow with two or more laps around the neck, or as small charms of millions of colored bracelets, placed there to embellish my left wrist. As embroideries of a sweater for those summer evenings, or as a fantasy of a pair of espadrillas that, arrived to August, have on their soles long walks towards the seaside. And yet, anchors both to decore your iphone cover and to mark your skin, indebily, almost eternally. Each of us has in his life sheet-anchors: why not bring them with us symbolically, even just as a detail of a bikini or a decorum of a ring? To you the choice of how, as well as of why. I have done mine, and maybe even ready to go on for a long time, reminding me every day, looking at it, that I chose and I will always choose, however things, not to sink, ever.