Io sono il Figlio di Dio, pieno, sano e integro, splendente nel riflesso del suo amore.
In me la sua creazione è santificata ed è garantita la vita eterna.
In me l'amore raggiunge la perfezione. La paura è impossibile e la gioia è stabilita senza opposti.
Io sono la santa casa di Dio stesso. Io sono il Cielo dove l'amore risiede.
Io sono la Sua santa impeccabilità, perché nella mia purezza risiede la Sua propria.
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Capitolo 20 La visione della santità II-La offerta dei Gigli. Scaricare audio mp3. Scaricare pdf.1. Osserva tutte le chincaglierie che confezionano per appendere al corpo o per coprirlo perché esso possa usarle. Contempla tutte le cose inutili che sono state inventate per far piacere agli occhi quando vede il corpo.
Pensa nelle tante offerte che hai fatto a esso per la sua delizia e ricorda che tutte loro sono state concepite perché quello che odi possa sembrare bello.
Utilizzeresti quello che odi per affascinare tuo fratello e per attirare la sua attenzione? Renditi conto che l'unica cosa che offri a tuo fratello è una corona di spine, perché non stai riconoscendo il corpo per ciò che è, e tenti di giustificare l'interpretazione che fai del suo valore basandoti nella accettazione che tuo fratello fa di esso. Sebbene il regalo dimostra il poco valore che concedi a tuo fratello, nella stessa maniera in cui il gradimento con cui lui lo accetta rifletta il poco valore che lui concede a se stesso. 2. Pertanto i regali devono essere dati e ricevuti dalla verità non attraverso il corpo. Il corpo non può offrire né accettare niente, non può neanche dare o togliere nulla. Soltanto la mente può valutare e soltanto essa può decidere ciò che vuole ricevere e ciò che vuole dare. E ogni regalo che offre dipende da ciò che essa stessa desidera. La mente abbellirà con grande cura ciò che hai scelto come casa e la preparerà per ricevere i regali che essa desidera ottenere, offrendoli a quelli che vanno in quella casa o a quelli che vuole attirare a se stessa. E lì loro ricambieranno i propri regali offrendo e ricevendo ciò che le sue menti abbiano giudicato come degno di loro. 3. Ogni regalo è una valutazione tanto per quello che riceve come per quello che dà. Non c'è nessuno che non consideri come un altare di se stesso quello che ha scelto come la sua casa. E non c'è nessuno che desideri di attirare ai devoti con ciò che ha depositato lì, facendo che sia degno della devozione di loro. E tutti hanno messo una luce sull'altare perché gli altri possano vedere ciò che è stato depositato lì e lo possano fare proprio. Questo è il valore che hai concesso a tuo fratello e che hai concesso a te stesso. Questo è il regalo che fai a lui e che fai a te stesso, la sentenza del Figlio di Dio per quello che è. Non dimenticare che lui è il tuo salvatore, a chi offri il regalo. Offri a lui spine e crocifiggerai te stesso. Offri a lui gigli ed è a te stesso quello che liberi. 4. Ho il bisogno dei gigli, perché il Figlio di Dio non mi ha perdonato. E posso offrigli il perdono quando lui mi offre spine? Perché quello che offre spine a qualcuno che è ancora contro di me, potrebbe essere integro senza di lui? Sii il suo amico nel mio nome, perché io possa essere perdonato e tu possa vedere che il Figlio di Dio gode di pienezza. Però esamina per prima l'altare della casa che hai scelto e osserva ciò che hai depositato lì per offrirlo a me. Se ci sono spine, le cui punte emanano luce di colore sangue, hai scelto il corpo come casa e ciò che offri a me è la separazione. Le spine, nonostante ciò, sono sparite. Esaminalo più vicino adesso e potrai vedere che il tuo altare non è già quello che era prima. 5. Ancora stai guardando con gli occhi del corpo e questi soltanto possono vedere spine. Tuttavia hai chiesto di vedere un'altra cosa e ti è stata concessa. Quelli che accettano il proposito dello Spirito Santo come il proprio condividono nella stessa maniera la Sua Visione.E ciò che permette a Egli di vedere irradiare il Suo proposito da ogni altare è qualcosa tanto tua come Sua. Egli non vede estranei ma soltanto amici affettuosi e amorevoli.
Egli non vede spine ma unicamente gigli che escono dal dolce splendore della pace, la quale irradia la sua luce su tutto ciò che Egli contempla e ama. 6. Nel corso di questa Pasqua contempla tuo fratello con altri occhi. Tu mi hai perdonato già. Sebbene non posso fare uso del tuo regalo di gigli mentre tu non li vedi. Né tu puoi fare uso di ciò che ti ho dato mentre non lo condividi. La visione dello Spirito Santo non è un regalo banale né qualcosa con cui puoi giocare per un attimo e dopo lasciare da parte. Poni attenzione a questo e non credere che è soltanto un sogno, un'idea infantile con cui puoi intrattenerti per un momento o un gioco con cui giochi di tanto in tanto e che dopo dimentichi. Perché se credi questo, questo è ciò che sarà per te. Un corso di miracoli. Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè.Google. Tutti post del corso di miracoli