Les Rebels du Foot è il titolo del documentario di Gilles Perez e Gilles Rof uscito lo scorso anno. Cinque calciatori, cinque esistenze differenti che coincidono nell’affermazione della libertà. Tra i protagonisti, Didier Drogba, l’attaccante ivoriano, capitano della nazionale della Costa D’Avorio, che nel 2004, durante la guerra civile, interruppe il silenzio della squadra per lanciare un appello di unità e per invitare a deporre le armi. E ancora, il cileno Carlos Caszely, che nel 1974 si oppose alle atrocità del regime, negando una stretta di mano a Pinochet e che, per questa presa di posizione, subì assieme ai familiari una dura persecuzione che li costrinse all’esilio. Racid Mekhloufi, l’algerino che abbandonò la scena francese, per creare, in clandestinità, il Fronte di Liberazione Nazionale. Predrag Pasic, il calciatore di origine serba, che reagì alla drammaticità della guerra in Bosnia, restando e fondando a Sarajevo una scuola di calcio che accolse più di 600 bambini di origine e religione diversa. Anche il brasiliano Socrates rientra in questa rosa di calciatori ribelli, per il suo apporto decisivo alla costruzione della ‘democrazia corinthiana’, durante gli anni della dittatura in terra carioca.
“Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”. Un giocatore è prima di tutto un uomo.
Temporaneamente presente sul sito di Al Jazeera che ha trasmesso il film suddiviso in cinque episodi, vi offriamo in visione la parte dedicata a Socrates.