Oggi al mondo ci sono oltre 650 milioni di fumatori, dei quali 11,8 milioni solo in Italia (6,5 milioni di uomini e 5,3 milioni di donne).
Generalmente si pensa che il fumo sia un vizio ma in realtà non è un vizio e neppure un’abitudine, è una vera malattia di cui soffrono sempre più persone e che causa circa 80.000 decessi annuali, il 91% dei casi dovuti a cancro ai polmoni.
Un tabagista ha più possibilità rispetto agli altri individui di essere colpito da malattie spesso mortali: è maggiormente soggetto ad ammalarsi di tubercolosi poiché i suoi polmoni sono più vulnerabili all’aggressione del bacillo ed ha un rischio doppio di essere colpito da ictus, con la possibilità che accada dieci anni prima rispetto a chi non fuma.
Per le donne inoltre aumenta anche il rischio di soffrire di fibromialgia, sciatalgia, dolore cronico a schiena, collo, testa e articolazioni.
Una sigaretta contiene oltre 4.000 sostanze nocive, molte delle quali cancerogene tra cui il benzopirene e il benzoantracene e numerose sostanze irritanti come l’acido cianidrico e l’ammoniaca.
La nicotina, che è una delle prime sostanze che si leggono sui pacchetti di sigarette, tra tutte le sostanze è forse la meno dannosa ma è quella che crea dipendenza. Gran parte dei fumatori attivi che vorrebbe smettere di fumare non ci riesce proprio a causa di questa dipendenza poiché la carenza da nicotina porta una vera e propria sindrome di astinenza. Per aiutare a superare queste crisi vengono utilizzate gomme da masticare, cerotti, inhaler e compresse sublinguali mediante i quali viene rilasciata una bassa dose di nicotina, sicuramente inferiore a quelle contenute nelle sigarette ma meno dannosa poiché non è associata alle altre sostanze nocive.
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