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"I risciò sono di un condannato per omicidio e di un centurione del Colosseo". Parla una talpa

Creato il 16 novembre 2015 da Romafaschifo
risciò sono condannato omicidio centurione Colosseo
risciò sono condannato omicidio centurione ColosseoAbbiamo avuto l'occasione di intervista un guidatore di risciò attualmente in servizio. E non ce la siamo fatta sfuggire. Il quadro conferma l'allarmismo che abbiamo da sempre palesato sulla faccenda. Il quadro poi offre alcuni dettagli e alcune letture inedite dall'interno. Tutto è abbastanza chiaro: per sciatteria si sta creando un altro bubbone che, giorno dopo giorno, sarà sempre più difficile da gestire perché le ditte si stanno moltiplicando, stanno facendo massa critica e tra un po', quando arriverà qualcuno intenzionato a sistemare, verrà accusato di voler sacrificare posti di lavoro. Paradossalmente. Tutto chiaro, insomma, meno che il comportamento di Tronca, che con una firma potrebbe porre fine a questa porcheria. Intanto leggiamoci l'intervista della nostra gola profonda, tassativamente anonima, ci mancherebbe.

Come è iniziata questa storia?

E' iniziata con uno stanziamento di denari pubblici.
Denari pubblici? 
Sì. Una cooperativa che riesce ad avere un finanziamento dal Ministero della Giustizia per il reinserimento. Con questi soldi vengono comprati 6 risciò. Si fece una convenzione con la città di Roma (siamo ai tempi di Alemanno, anni 2009 \ 2010 anche se qualcosa si mosse già nel 2007 con Veltroni) e si iniziò a lavorare gratis.
Gratis? 
Sì, gratis. Certo. Era fatto per reinserire persone disagiate, non per guadagnare. Gratis. Anche a Villa Borghese. Oltre che a Trastevere. La cooperativa aveva avuto 10mila euro per ogni detenuto, sufficienti per portare avanti tutta la sperimentazione che doveva durare 2 anni.
Ah, 2 anni. E poi che è successo?
Poi è successo quello che succede sempre a Roma. Nessun controllo, nessuna cura, totale sciattume e si va avanti anche dopo i 2 anni. D'altronde anche i camion bar erano permessi temporanei per i Mondiali del '90, no? Si doveva interrompere, nessuno ha fatto niente, nessuno se ne è occupato e siamo arrivati al livello di oggi. Tra l'altro con la scusa dei detenuti.
Dopodiché, scaduta la sperimentazione e non avuta nessuna revoca, si è deciso di andare avanti. E a quel punto a livello profit.
Sì. A quel punto diventa a pagamento. La cooperativa ha sempre avuto due fondatori, uno più orientato alla parte sociale, l'altro più alla parte commerciale. Quest'ultimo, diciamo, ha avuto la meglio.
I dipendenti sono stati trattati come tali?
No. Non io. Io ho sempre lavorato al nero. Ovviamente zero ferie, zero malattie. L'idea iniziale era aiutare gli ultimi, ma poi...
Quanto si guadagna? 
Dipende molto dai mesi, se caldi o freddi. Dipende poi molto da come ci si organizza, come si gestisce la cassa comune, quanto chiede indietro la cooperativa. Nelle giornate medio alte si può arrivare a 350 euro.

Al giorno?

Al giorno, certo.
E il tutto è monopolizzato da solo una cooperativa? 
Ma no, questo era all'inizio. Poi da questa cooperativa si sono staccate delle persone e hanno creato nuove realtà. Uno dei soci della cooperativa storica, già omicida, uscito di carcere proprio grazie alla cooperativa si è messo in proprio, ha fatto una nuova cooperativa con uno dei centurioni del Colosseo e ha comprato, in Cina, una decina di risciò, ancora più brutti. E così il monopolio si è rotto. Da quel momento la crescita è continuata: ecco perché ci saranno oggi una cinquantina di mezzi in giro. Di diverse realtà.
No, un momento. Stai dicendo che la maggiore realtà che gestisce i risciò e porta turisti in giro è formata da una persona che era in carcere per omicidio e da un centurione del Colosseo?
Proprio così. Ovviamente senza licenza e niente: il tutto si svolte non nella totale illegalità, ma senz'altro in un vuoto normativo grave. E sicuramente con illegalità a livello giuslavoristico e fiscale. Ma questo riguarda tutte le realtà che si stanno spartendo il mercato. E probabilmente neppure senza più detenuti insomma, che sono ormai la schiacciante minoranza.
Ma le persone che guidano i risciò sono controllate?
A me è stato fatto un test sulla guida dei risciò. E basta. Non ci sono controlli di altro tipo.

Ma in generale ci sono state persone violente?

Un caso di cui ho vagamente sentito parlare c'è stato, poi ha smesso di collaborare ed è stato carcerato di nuovo. Era mentalmente instabile a quanto mi hanno raccontato. Ma il punto è che con ogni probabilità le cooperative sono utilizzate come strumento per fare uscire dal carcere chi non dovrebbe uscire. Con la scusa dei lavori socialmente utili. In realtà i capi di queste cooperative non hanno grandi libertà decisionali, sono strumenti nelle mani di qualcuno. Dei piccoli svuotacarcere a comando.
E' vera questa cosa che il motore dei risciò non è in regola?
Beh, per avere caratteristiche corrette dovrebbero avere solo la pedalata assistita e invece hanno questi famosi motori assolutamente truccati che hanno una potenza esattamente del doppio rispetto al consentito. Per guidare mezzi di questa potenza occorre avere la patente, per dire. Ogni risciò ha una levetta per attivare il motore. Non ce la puoi fare a pedalare solo con la tua forza: i veicoli sono di fatto a motore.
Rapporti con le forze dell'ordine?
Non fanno niente. La scusa è questo vuoto legislativo e normativo. Non gli pare vero poter dire che hanno "le mani legate". Non importa che c'è lavoro nero, che c'è evasione. Non gliene frega nulla. Lassismo e zero voglia di lavorare più che corruzione eh. E' finita la sperimentazione, sono andati avanti giusto per provare e, non succedendo niente, si è trasformata in una prassi. Qui la responsabilità è tutta nella svogliatezza di politica e forze dell'ordine senza andare a pensare a chissà quale racket.
Come per i cartelloni, per le bancarelle e per mille altre cose a Roma la vera colpa è della mala gestione e della mala politica. La "potenza delle lobbies" è solo una scusa.
Esattamente.
Perché questa gente non si può regolamentare?
E' come per i centurioni. Quale regolamento consente di regolamentare persone che hanno precedenti penali e condanne passate in giudicato? Significherebbe affermare che chi è stato in galera ha più diritti di chi non ha mai violato le leggi. Assurdo. Stiamo parlando di gente che faceva omicidi, gente che faceva le truffe, gente che spacciava. Che etica del lavoro avrà questa gente? E' anche abbastanza normale che la cosa sia e stia degenerando.


E intanto sempre più variopinti, sempre più invadenti, sempre più prepotenti, sempre più coatti (vogliamo parlare di quelli pieni di lucette e di musica disco?), sempre più brutti, i risciò ieri a Fori e Colosseo continuavano a farla da padroni in maniera incredibile. Piazza Venezia ormai è un pericolo da percorrere a causa di questi carretti; Piazza del Popolo inizia ad essere invasa; i marciapiedi di Via San Gregorio sono impossibili da fruire (molte cooperative hanno sede all'Aventino e per venire al Colosseo si fanno o la strada contromano o il marciapiede); passeggiare a Villa Borghese è diventato un incubo e ormai molti tra questi carretti sono infarciti di pubblicità, assai abusiva anche quella alla faccia delle ditte che per esporre superficie pubblicitaria pagano fior di tasse.


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