I risultati del discusso blitz anti-evasione

Creato il 05 gennaio 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

Ha destato scalpore l’intervento massiccio della Guardia di Finanza a Cortina il 30 dicembre e sono fioccate la accuse di sensazionalismo e giustizia ad orologeria. I maligni dicono che le Fiamme Gialle mancavano dalla Dolomiti da oltre dieci anni.

L’Agenzia delle Entrate Veneto ha pubblicato il report dell’operazione che ha coinvolto 80 agenti. I risultati si possono definire positivi, sia perché si è giunti a scoprire nuovi evasori, sia perché ha prevenuto altra evasione.

Sono state 251 le auto di lusso controllate. Di queste, un centinaio non sono coerenti con la dichiarazione dei redditi del proprietario o con il bilancio della società cui sono intestate. 133 appartengono a persone fisiche: 42 a cittadini che dichiarano 30 mila euro lordi di reddito, 16 a chi dichiara meno di 50 mila euro. Facendo due calcoli, per comprarsi il macchinone, avrebbero dovuto risparmiare tutto quanto incassavano (senza nemmeno una spesa, neanche per mangiare) per almeno dieci anni. Le altre 118 erano intestate a società, e già la cosa puzza. 19 di queste società titolari delle auto di grossa cilindrata sono state in perdita negli ultimi due anni, 37 hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi. 

Al contrario di quanto è stato fatto credere, i controlli non sono stati a tappeto, ma mirati. Su 1000 esercizi commerciali, ne sono stati visitati 35 tra alberghi, bar ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie e saloni di bellezza. Fatto strano, il 30 dicembre gli incassi sono lievitati sia rispetto al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010. I ristoranti hanno registrato un boom del 300% (+110% in un giorno), i commercianti di beni di lusso un aumento record del 400% (raddoppiate le vendite in 24 ore), i bar +40%, 104% rispetto al 29 dicembre. Dare una spiegazione è semplice.

Attilio Befera, presidente dell’Agenzia delle Entrate, si gode il successo e prepara nuovi attacchi. Abbiamo criticato Equitalia, il braccio armato dell’Agenzia, per la sua iniquità e per il suo essere forte con i deboli e debole con i forti che spesso se la cavano con una transazione, ma in questo caso non possiamo che segnare un punto a favore di Befera, auspicando che le prossime azioni siano altrettanto proficue.


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