
Quando vi sorprendete che la città sia lo zimbello del mondo, quando vi infastidite di vedere Roma sulle prime pagine di tutti i giornali del pianeta come esempio di malagestione e di degrado, quando vi arrabbiate se vi spieghiamo che la colpa di tutto questo non è "a polidiga" e "aa mafia" ma che i primi responsabili sono i cittadini romani stessi, quelli normali, quelli incensurati, quelli di tutti i giorni, toglietevi lo sfizio di osservare qualcuno dei nostri post su Facebook dedicati o al calcio o alla macchina, due delle principali malattie di un popolo autolesionista e inedito a livello mondiale. E capirete moltissimo, comprendendo che quel dato clamoroso dell'Ocse sul 47% di analfabetismo funzionale in Italia, a Roma arriva probabilmente a livelli ben più alti (secondo noi attorno all'80%) tali da rendere davvero difficile (come abbiamo spiegato ieri) qualsiasi cambiamento che presupponga un coinvolgimento attivo e democraticamente inteso della cittadinanza.
A Roma le cose si devono fare contro - rigorosamente a tassativamente contro - le persone, non a favore e non coinvolgendo i cittadini. Questi ultimi, non a causa loro, povere bestioline, ma a causa di decenni di malgoverno e di concause che li hanno ridotti in questo stato, vanno considerati alla stregua di tossicomani irrecuperabili: per salvare loro la vita devi fare qualcosa contro la loro volontà, portarli coercitivamente in comunità, se necessario incatenarli affinché non si somministrino l'ennesima dose, magari quella fatale. Lo stesso bisogna fare coi romani, non troverete nessun organo di stampa con sufficiente coraggio da segnalarvelo, ma così è ed è facile dimostrarlo.
Noi ad esempio ci riusciamo sulla nostra pagina Facebook appunto, ogni santo giorno. Facebook stimola gli istinti più bassi, è vero, ma la sua immediatezza favorisce anche la sincerità e mostra il vero volto delle persone e delle masse.
Ieri abbiamo inserito - uno dei nostri tantissimi esperimenti socioantropologici - un post che esultava per l'arrivo in una strada di Prati di strisce blu, a pagamento, al posto delle strisce bianche, gratuite.
Inutile insistere nello specifico, ma facciamolo un attimo. Le strisce blu sono la norma in tutto il mondo. Non esiste città che non abbia tutta l'area centrale rigorosamente a pagamento e tariffata. E questo indipendentemente dall'offerta di trasporto pubblico. Insomma il parcheggio è a pagamento dovunque, sia in aree dove i trasporti sono migliori che in aree dove i trasporti sono perfino peggiori che al Rione Prati (peraltro collegatissimo) e a Roma in generale. La sosta tariffata genera solo vantaggi, anche per chi la paga addirittura. Il suolo pubblico, d'altro canto, è a pagamento per tutti. Per chi monta un impianto pubblicitario, per chi fa salire un'impalcatura, per chi mette tavolini all'aperto, perfino per un negozio che piazza un'insegna: tutti pagano per l'occupazione di suolo pubblico, come mai le auto non dovrebbero farlo? E infatti lo fanno, da sempre, in tutto il mondo. Non è chiaro il motivo per cui a Roma questo sia considerato un sacrilegio. Forse la cosa ha a che fare con il rapporto assolutamente malato (non si riscontra nulla del genere a livello globale) che i romani hanno con la loro auto: 80 auto ogni 100 abitanti, dati impensabili anche in città con trasporti pubblici ben peggiori, D'altronde la sosta tariffata permette una rotazione dei posti, incentiva molte persone - quelle che possono, e son tante - a ripensare alle loro abitudini abbandonando l'auto a casa a favore del mezzo pubblico, ma anche chi poi è costretto comunque a prendere l'auto è facilitato perché arriva a lavoro prima visto che la sosta tariffata, a monte, ha disincentivato tanti a usare l'auto e dunque il traffico è inferiore di quel che potrebbe essere e il posto si trova più facilmente. Ne deriva che spendi qualche euro per parcheggiare, ma risparmi di più in tempo, stress e carburante per trovare posto e per stare in fila nel traffico.

Insomma è la classica soluzione urbana in cui tutti guadagnano e che, come tale, è applicata dovunque senza nessun tipo di discussione. Discutere se la sosta in centro debba essere tariffata o meno sarebbe come discutere se è opportuno fermarsi o non fermarsi con il rosso. Stessa cosa.
Purtroppo a Roma abbiamo, grazie ad Alemanno e ai suoi 5 anni di sciagurato governo, una situazione orripilante: tante strisce sono diventate bianche (con disco orario a 3 ore che nessuno rispetta e che nessun vigile fa rispettare) e quelle blu sono assurdamente pagabili per abbonamento. Una situazione obbrobriosa che speriamo questa amministrazione - già ci ha provato una volta ma il TAR ha bloccato la sacrosanta riforma, che però ora grazie all'approvazione del PGTU può essere ripresentata - possa sanare.
E fin qui i pochi lettori ragionevoli e non analfabeti funzionali che sono riusciti a seguirci sino a questo punto avranno capito che si tratta esclusivamente di buon senso. Ebbene come risponde il romano medio a questo buon senso? Divertitevi. Il link è questo qui, godetevelo.
Il campionario è incredibile e dimostra il livello inaggerrivabile della pozzanghera di degrado morale in cui grufola e sguazza felice la maggioranza della cittadinanza capitolina. Queste sono le stesse persone che chiedono a gran voce di "andare al voto" per sostituire Marino&Gabrielli ad esempio. Queste sono le stesse perone che poi eleggono consiglieri comunali. Dove può trovare una città ridotta cerebralmente così le forze per auto-riformarsi? E' evidente che servano dei commissari, possibilmente stranieri, che amministrino senza porsi il problema di perdere il consenso di questi trogloditi per almeno trent'anni. Ma scorriamolo, lo stupidario.
Perché devo pagare se non ho un servizio? Mica mi controllano la macchina!
Dove al mondo la sosta tariffata in superficie è anche una sosta custodita? Da nessuna parte del mondo, basta aver viaggiato un minimo. Il servizio però c'è eccome: io servizio è il disincentivo che la tariffazione genera. Dunque meno traffico e meno tempo per trovare posteggio. E questo servizio si paga.State ai mezzi con Rutelli? State ai mezzi con la moglie di Rutelli?
Queste due affermazioni risalgono a ridicole storielle degli anni Novanta. All'epoca pare che i tassisti, arrabbiati per qualche motivo col sindaco, si inventarono che le strisce blu erano un business della moglie di Rutelli, la giornalista Barbara Palombelli. Solo una mandria di analfabeti funzionali come sono la schiacciante maggioranza dei romani poteva credere ad una fandonia simile. E ora, dopo vent'anni, molti la ripetono a pappardella senza neppure capire cosa dicono. Ovviamente le strisce blu (prima dalla STA e ora da ATAC) sono state sempre gestite da società pubbliche.Lavorate per la cooperativa che gestisce le strisce blu?Non esiste per loro l'idea che qualcuno possa esprimere la propria opinione per un vago senso del bene comune. Se dici qualcosa, specie se scomodo, hai senz'altro un interesse. Poco importa che nessuna cooperariva gestisce le strisce blu, che sono gestite dall'azienda municipalizzata Atac.
E' solo un sistema per fare cassa...
Prima datemi le alternative, poi fatemi pagare il parcheggio
E' esattamente il contrario. I mezzi di superficie (perfino i tram) vanno a due all'ora e sono molto poco sexy proprio perché ci sono troppe auto in giro. E le troppe auto sono dovute al fatto che tutti partono con l'autovettura sapendo che poi, una volta sul posto di lavoro, un modo (a Roma, significativamente, si dice "un buco") per parcheggiare gratis lo si trova. Se tutti fossero sicuri dover pagare la sosta una parte di quella moltitudine abbandonerebbe l'idea di prendere l'auto (magari per fare 2 km che si potrebbero fare a piedi in 20 minuti o in bici) e il traffico calerebbe paurosamente. La verità è che di tutte le auto che congestionano Roma solo una percentuale (facciamo il 70? Secondo noi il 60% e chissà magari anche meno) ha una reale (re-a-le!) necessità di utilizzare quel mezzo e non ha alternative valide e credibili. Dunque non sono i mezzi che devono farti venire voglia di lasciare la macchina, sei tu che devi lasciare la macchina e grazie a questo farai funzionare molto meglio i mezzi. Occorrerebbe smetterla di ragionare all'inverso se si vuole migliorare.Suicidatevi, uccidetevi, buttatevi al fiume, ammazzatevi e vari atri inviti a morire ammazzati
Violenza. Punto. Violenza da malati. Leggete quanti invitano al suicidio chi scrive. E' la tipica reazione dei drogati che vedono, in lontananza, l'ipotesi che qualcuno gli sottragga la dose. No?I mezzi a Roma non si possono prendere, dunque la macchina è obbligatoria e deve essere gratis parcheggiare
Ammesso e non concesso che i mezzi non si possano prendere, ed è una sciocchezza perché li prendono centinaia di persone ogni giorno, perché se la macchina è obbligatoria allora non chiediamo che sia aggratis anche il bollo, il carburante, gli pneumatici, il carrozziere, i tagliandi e l'acquisto stesso della vettura? D'altronde è un bene irrinunciabile, no? Dovrebbe essere passato come la mutua o come la mensa universitaria per gli studenti bisognosi. Come una casa popolare. E invece no: pagano tutto e zitti. Tutto meno che la sosta, quella deve essere usurpata ai danni di tutti trasformando suolo pubblico in garage privato.Paghiamo tante tasse, dobbiamo pagare pure il parcheggio?
E allora perché devi pagare pure la bolletta dell'Enel o il conto al ristorante? Visto che siamo ipertassati - ed è vero - non paghiamo neppure quando facciamo la spesa al supermercato, no?Io te le metterei sotto casa a te...
E allora? Che minaccia è? Magari! Le strisce blu non vengono pagate dai residenti anzi sono una svolta per questi ultimi perché permettono ai residenti finalmente di trovare posteggio sotto casa.Se tutti gli altri paesi ce l'hanno mica li dobbiamo copiare!!!
EhehehhePrati non è mica in centro!
Ari ehehehheheLeggete anche voi l'istruttivo post e aiutateci a aggiornare lo stupidario...
