Senza modifiche: queste grida di lode, di supplica o di ringraziamento,anche se strappate ai salmisti in circostanze tipiche della loro epoca e della loro esperienza personale, hanno una risonanza universale, poichè esprimono l'atteggiamento che ogni uomo deve avere di fronte a Dio. Senza modificarne le parole, ma con considerevole arricchimento del senso, nella nuova alleanza, il fedele loda e ringrazia Dio che gli ha rivelato il segreto della sua vita intima, che l'ha riscattato con il sangue del suo Figlio, che gli ha infuso il suo Spirito e, nella recita liturgica, ogni salmo termina con la dossologia trinitaria del Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto. Le suppliche antiche diventano più ardenti dopo che la cena, la croce e la risurrezione hanno insegnato all'uomo l'amore infinito di Dio, l'universalità e la gravità del peccato, la gloria promessa ai giusti.. Le speranze cantate dai salmisti si realizzano; il Messia è venuto; egli regna in Israele e tutte le nazioni sono chiamate a lodarlo.
Leggi qui i Salmi. Salmi (1-5); Salmi (6-10)