La medicina ayurvedica divide gli alimenti in base ai sei rasa (sapori). Nasce così un legame inseparabile tra cibi, parti della natura e l’energia dell’uomo. L’India reputa il cibo molto più di un semplice “combustibile” che serve per far funzionare nel migliore dei modi il nostro organismo. Le scelte degli alimenti, nella dietetica indiana, devono essere trattate partendo da un valore religioso e andando a soddisfare non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito. Nella cucina indiana la quantità di cibo che viene presa con i pasti, risulta molto importante perchè, se si mangia troppo c’è il rischio di cadere in una forte sonnolenza e pigrizia. Eseguire una dieta moderata garantirà anche un ottimo funzionamento dell’intestino e un miglioramento della digestione. Quali sono gli alimenti privilegiati nella cucina indiana? Generalmente, sono quelli della dieta vegetariana: frutta fresca, verdura (si preferisce quella in foglie), ortaggi, frutta secca, cereali, riso basmati, olio di oliva, vari tipi di germogli, legumi, burro chiarificato (ghi), zucchero grezzo, miele, zenzero e tanta acqua. Poi se ogni tanto si fa un giorno di digiuno, aiuta l’organismo a disintossicarsi.