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I saw i saw the devil

Creato il 12 gennaio 2014 da Cannibal Kid
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I SAW I SAW THE DEVILI Saw the Devil (Corea del Sud 2010) Titolo originale: Akmareul boadta Regia: Kim Jee-Woon Sceneggiatura: Hoon-jung Park Cast: Byung-hun Lee, Min-sik Choi, In-seo Kim, San-ha Oh, Deok-jae Jo Genere: vendetta Se ti piace guarda anche: Oldboy, Kill Bill, V per Vendetta, Confessions
Ho visto il diavolo, ommioddio mioddio!!! No, non sono finito all’inferno. Forse mi sono espresso male. Volevo dire che ho visto il film Ho visto il diavolo, I Saw the Devil, anche noto con il titolo Akmareul boatda… WHAAAAAT? Meglio se lo chiamiamo I Saw the Devil, va'. Se non ho visto il diavolo in persona, come era capitato tra l’altro con Post Tenebras Lux, perché allora sto strillando come una ragazzina che ha appena avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo con il ciuffo ribelle di Harry Styles dei One Direction? Perché questo film è una bomba di quelle che porcalamiserialadra non capita mica tutti i giorni di vedere. Un po’ come il diavolo. A meno che non siate delle cattive persone e allora lo vedete tutte le mattine allo specchio. O a meno che non siate come Star, la 25enne che vuole sposare Charles Manson e che presto potrebbe vederlo ogni giorno finché morte non li separi. Che culo!

I SAW I SAW THE DEVIL

"Ma guardatemi, a chi credete che possa fare del male?"

In questa (poco Santa) sede non mi riferisco al demonio. Intendo che non è una cosa che si vede tutti i giorni da un punto di vista cinematografico, visto che il regista Kim Jee-Woon gira in maniera magistrale e spettacolare allo stesso tempo, roba mica da tutti, e anche da un punto di vista dei contenuti, molto estremi, violenti e splatter. Nonostante il sangue versato e il titolo, questo non è un horror, non propriamente. Nella prima parte è più che altro un crime thriller. Una fanciulla resta bloccata in auto nella neve con una ruota bucata e a “soccorrerla” arriva un losco figuro il quale, forse perché si rende conto di non essere in grado di cambiare la ruota, decide di massacrarla brutalmente. La fanciulla, non la ruota. Fanciulla che tra l’altro era la tipa di un agente di polizia. Non è però che solo una tra le vittime di questo psicopatico killer che continua a macinare morte e distruzione dietro e pure davanti a sé.
Spunto da thriller tradizionale, esatto? Sì, fino a un certo punto. La prima parte è da thriller tradizionale, con echi di pellicole americane come Mystic River (ad esempio per la scena del padre che scopre il cadavere della figlia) o Seven, per le atmosfere dark e la fotografia à la David Fincher. In questa parte la tensione è davvero palpabile, in alcune scene si fa quasi incontenibile. Non è però che l’inizio. Più in là il film si trasforma… ATTENZIONE SPOILER …in un revenge movie. La cosa non stupisce più di tanto. La tematica della vendetta fa un po’, un po’ tanto, parte del DNA del cinema orientale. Non stupisce allora nemmeno vedere nel cast uno strepitoso Min-sik Choi, già protagonista di Oldboy, quello originale, qui nei panni del più bastardo psicopatico pezzo di merda figlio di puttana serial killer mai visto sullo schermo. Uno che non ha la classe di un Hannibal Lecter, ma è semplicemente uno stronzo che uccide uccide uccide. Scopa e uccide uccide uccide.

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"Mi hanno detto che somiglio a Gianni Morandi. Ueeeeee"

Il confronto tra il protagonista “positivo” Byung-hun Lee (che in una scena in particolare somiglia a Gianni Morandi) e quello “negativo”, il citato Min-sik Choi, è qualcosa di eclatante. Una sfida infinita che a un certo punto diventa quasi un gioco. Se all’inizio il film è parecchio angosciante, un vero pugno allo stomaco, più in là le cose cambiano ancora. I Saw the Devil non ha una trama di quelle rivoluzionarie o mai viste, eppure sa stupire per come si evolve. I Saw the Devil è cinema che muta, che non sta fermo, come i due protagonisti. Al punto che d’un tratto passa dall’essere quasi insostenibile per inquietudine e violenza all’essere quasi divertente. Sarà che il regista Kim Jee-Woon inizialmente mette addosso una tensione pazzesca e poi se la spassa pure lui, con una serie di scene splatter devastanti quanto godibili da vedere, su tutte quella pazzesca del massacro in auto con camera rotante. Come il cattivone Min-sik Choi, anche noi spettatori cominciamo a divertirci con questa caccia al cacciatore. Almeno, questo è ciò che ho provato io. Sarei curioso di sapere che impressione ha fatto a Quentin Tarantino. Secondo me anche lui si è divertito un mondo. La sorpresa del film è questa: una prima ora che ti trascina all’inferno e poi, una volta che sei lì, cominci a divertirti. È proprio vero che ci si abitua a tutto, anche all’inferno. Anche al diavolo. “Non puoi diventare un mostro, per combattere i mostri,” dice uno dei personaggi del film al protagonista. Eppure è proprio questo l’effetto che provoca la visione. Fa diventare dei mostri.

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Guardatevi il film, per favore.
Non obbligatemi a costringervi come questa povera fanciulla...


Revenge e Dexter sono le vostre serie preferite? La trilogia della vendetta è la trilogia che più fa battere il vostro cuoricino? V per vendetta per voi non è il titolo di un fumetto, né di un film, ma la vostra filosofia di Vita? Pensate che la frase “Porgi l’altra guancia” sia la più grande cacchiata presente nel bestseller La Bibbia? Allora questo è il film che fa per voi. Non un semplice revenge movie, bensì l’apoteosi del revenge movie.
Per chiudere, mi tocca citare Diego Abatantuono, nonostante non lo sopporti, epperò il commento più appropriato per una pellicola come questa non può essere che: “Viuuleeenza!” (voto 8/10)


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