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I saw the devil – Kim Jee-woon

Creato il 19 maggio 2012 da Maxscorda @MaxScorda

19 maggio 2012 1 commento

I saw the devil
Ormai il solo thriller-horror possibile viene dall’oriente e intendo un tizio che macella una ragazza incinta con un coltellaccio arrugginito mentre si beve una buona tazza di caffe’ mentre il sangue scorre a fiumi, che non so voi ma a me fa ancora un bell’effetto.
La tensione cresce ancor meglio se la ragazza in questione e’ fidanzata con un poliziotto e se il padre e’ un ex ispettore in pensione.
Col benestare non ufficiale della polizia, l’agente si prende due settimane di vacanza e con l’aiuto del suocero investiga per conto suo fintanto che trovera’ l’assassino della fidanzata e del figlio, nonche’ di tante altre giovani ragazze e iniziera’ cosi’ la lunga vendetta.
Film girato straordinariamente bene e laddove s’inizia con occhi demoniaci che in pochissimi istanti si rivelano angeliche ali, la mia attenzione e’ gia’ conquistata.
Nel variegato e mai dimenticato mondo di film nei quali il cittadino comprende che la Legge non e’ sinonimo di Giustizia, si fa un passo avanti verso l’idea che la vendetta non e’ un piatto da mangiarsi freddo bensi’ tiepido e a coloro che non stanno dalla parte di Caino, e’ un piacere vedere qualcuno che finalmente a chi gli ha assassinato moglie e figlio, gli spezza un osso alla volta, recide tendini, gli stermina amici terroristi e deviati perche’ e’ facile ammazzare un delinquente, meglio se prima lo si riduce ad una larva terrorizzata e alla fine, solo alla fine, ucciderlo il piu’ dolorosamente possibile. Anzi, senza anticipare nulla del finale, si sappia che la promessa di far soffrire l’assassino anche da morto, sara’ magnificamente realizzata e che dire, in fondo c’e’ da perdonarci noi borghesi piccoli, piccoli, italiani o coreani che dir si voglia se ci accontetiamo di cosi’ poco.
E’ che sara’ un male comune, un male certo dell’Occidente esteso anche a colonie USA piu’ o meno ufficiali come la Corea del Sud ma quando assassini e delinquenti usano la legge e la polizia per umiliare i deboli e gli innocenti, allora nel sistema c’e’ qualcosa che non funziona e i sistemi che non funzionano vanno abbattuti e molto in fretta e persino la liberazione offerta da un film, diviene sublime e catartica.
Poi parlando di polizia, tra film dove e’ un dovere morale mettere in croce le forze dell’ordine e altri dove altri poliziotti ma questa volta dall’altra parte del mondo prendono letteralmente a martellate nelle palle degli stupratori, non ho il minimo dubbio su quale dovere la mia morale suggerisca.
Film che fa paura e fa paura soprattutto ai distributori italiani, alle anime belle, ai commentatori da talk show, ai padroni del vapore che sanno di essere molto vicini ad una china pericolosa perche’ prima o dopo si capira’ che il male non capita sempre e solo agli altri e a quel punto serviranno idee nuove, magari da un film coreano…

Scheda IMDB


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