E mi accorgo che le mie mani
lavorano senza pretese sul bisogno di te.
Vederti nelle parole accidiose
e nei sussulti un po’ sospesi
e nelle foto colorate in preda al vento
che ti porta altrove quando ancora
odori di me.
Nelle mani ho i segni delle tue tracce
delle tue orme
che hai lasciato anche sui capelli e
naso
dall’amore alla lotta
al perduto bisogno di silenzio.
Pietro Maria Sabella
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