Scultura fenicia in avorio
un tempo dorato (Louvre)
I ricercatori hanno eseguito delle analisi chimiche nei laboratori francesi e tedesche che hanno evidenziato come questi reperti, risalenti all'VIII secolo a.C., recano tracce di metallo invisibili ad occhio nudo. Questi metalli si ritrovano in pigmenti comunemente utilizzati nell'antichità come il blu, il cui pigmento è a base di rame egiziano o l'ematite, alla cui base ci sono pigmenti di ferro.
La ricerca in oggetto è stata effettuata su un avorio originariamente rinvenuto in Siria ed attualmente conservata nel Museo di Stato di Baden, a Karlsruhe, in Germania. Gli studiosi pensano che gli avori fenici fossero, inizialmente, dipinti, ma ad oggi sono state esaminate solo pochissime tracce presenti sui diversi oggetti ritrovati.