Il più grande terrore della gran parte delle donne è quello di diventare come le proprie madri.
Passare tutta la vita a cercare di discostarsi da quella immagine forte e predominante; evitare di dire le stesse cose che direbbe lei, anche se le si pensano; allontanarsi dalle persone di cui si circonderebbe lei, per poi, ad un certo punto, guardarsi allo specchio e vedere dall’altra parte il suo sguardo ammiccante e capire di aver fallito.
I segreti di Osage County parla proprio di questo. E’ agosto, e nella contea di Osage, Midwest, e una famiglia,che di convenzionale non ha molto, è colpita da un grave scomparsa che la costringe a riunirsi.
Per un film come questo è necessario rispolverare la famosa frase di Tolstoj Tutte le famiglie felici si assomigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo. Sono tante, infatti, le vicende che legano i personaggi. Le tre figlie di Violet Weston – una Maryl Streep di grande effetto, come sempre – non sono molto legate tra loro, se non dal legame di sangue; due di loro Barbara e Caren – Julia Roberts e Juliette Lewis - vivono addirittura in un altro stato, seguendo le loro vite complicate. Violet – affetta da un cancro alla bocca che la sta rodendo, rendendo più accentuata la sua dipendenza dalle pillole – è seguita da una badante Nativa Americana e dal marito Beverly. E’ proprio la scomparsa improvvisa di quest’ultimo ,che costringe la famiglia a sedersi tutta insieme e a fare qualcosa che ogni famiglia è brava a fare: urlare.
Ognuno ha i suoi segreti, che preferirebbe mantenere, ha vicissitudini coniugali e non, e ha rancori, come in ogni famiglia infelice, insomma.
Le forti donne Weston combattono una battaglia tutta loro, Caren contro uomini sempre sbagliati, Barbara – la vera protagonista del film – contro l’avanzare del tempo e i problemi con il marito – un Ewan McGregor molto maturato e di una bravura da non sottovalutare- e Ivy – Julianne Nicholson- l’unica delle tre sorelle rimaste vicino all’ovile per aiutare i genitori, deve combattere contro il senso di colpa di voler allontanarsi da casa e abbandonare la madre malata.
Sono temi profondi e di una difficoltà estrema, facilmente possono sfociare nel dramma esagerato e trascinato, ma in questa pellicola vengono affrontati con forza e ironia creando un ottima, cinica e amarissima commedia sui rapporti familiari.
I segreti di Osage County - tratto dall’omonima piece teatrale di Tracy Letts, che si conquistò grazie ad essa il Premio Pulitzer – è un commovente ritratto di una madre tanto amata quanto odiata, e di una figlia Julia Roberts che si ritrova a diventare ogni giorno più simile a lei.
Julia Roberts si prende, insomma, una rivincita su tutti quelli che l’hanno considerata un’attricetta da commedie, incapace di affrontare ruoli profondi – nonostante il suo Oscar per il bel Erin Brockovich – e mette a segno un’ottima interpretazione, che le è valsa anche la Nomination sia ai Golden Globe che agli Oscar 2014.
E’ dovuta maturare, crescere ed avvicinarsi ai cinquanta per essere presa sul serio, però con un gran risultato.