I Sei di Anversa
Creato il 22 marzo 2011 da Untitledv
Con il termine i "Sei di Anversa" si inquadrano gli stilisti più influenti e conosciuti che provengono dalla severissima Accademia Reale delle Belle Arti di Anversa, ovvero Martin Margiela, Ann Demeulemeester, Dries Van Noten, Walter Van Beirendonck, Josephus Thimister e Dirk Bikkembergs. Essi presentano assieme le loro prime collezioni e si definiscono " i figli degli stilisti giapponesi come Rei Kawakueo e Yohji Yamamoto". I sei diplomati all'accademia più prestigiosa al mondo hanno in comune la cura per i singoli capi, con cui ogni persona è libera nell'abbinamento, infatti è Dries Van Noten a dichiarare che non è loro intenzione dare vita a dei look completi. Successivamente le strade degli stilisti si dividono ed ogniuno dopo aver affiancato stlisti delle migliori maison di moda, apre un proprio atelier. Dalla scuola belga oltre a questi stilisti sono stati preparati anche Veronique Branquinho, Bernhard Willhelm e Stephan Schneider.
Martin Margiela è uno stilista di culto che dopo aver lavorato al fianco di Gaultier apre la sua Maison; è definito lo stilista "ombra" perchè non ha mai rilasciato interviste e non è mai stato fotografato. Di culto sono le sue rivisitazioni di vecchi capi e le sue installazioni nel maggiori musei del mondo.
Ann Demeulemeester è famosa per le sue creazioni minimaliste che uniscono elementi maschili al guardaroba femminile. Oltre alla collezione d'abbigliamento Ann ha sviluppato un attimo stile per quanto riguarda scarpe ed accessori.
Walter Van Beirendonck lavora in italia al fianco di Gianfranco Ferrè prima di aprire la sua casa di moda dove regna l'ispirazione alle arti visive, al colore e le influenze etniche. Dries Van Noten è dei sei uno degli stilisti più influenti al mondo, così è stato definito dal New York Time. Egli sperimenta nuovi materiali e nuove linee, con colori e motivi originali; il suo punto forte è di proporre in passerella capi che possono essere portati anche tutti i giorni.
Josephus Thimister debutta al finaco di Karl per Chanel nella linea femminile, in seguito si sposta Balenciaga, ma anche come freelance per riviste di moda come Vogue.
Dirk Bikkembergs trova il suo sbocco nelle passerelle di Milano con la sua linea sportiva che lo consacra nel mondo della "sport-couture".
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