Selfie, parola arcinota negli ultimi mesi, in special modo a partire dalla galeotta notte degli Oscar. Gli autoscatti sono sempre esistiti ma non da molto sono saliti agli onori (e orrori) della cronaca nella loro accezione inglese che fa tanto chic e coinvolge milioni di persone in tutto il mondo.
Le più belle modelle, showgirl e ragazze tout court hanno fatto scuola, i loro autoscatti sono ormai dei cult in Rete ma, accanto al bello, esiste anche il rovescio (brutto) della medaglia. E non stiamo parlando di brutte foto, che peraltro pullulano, ma di selfie sbagliati al momento sbagliato e con lo strumento sbagliato.
Un autoscatto…rubato
Questo deve aver pensato colui che ha rubato un iPad e, senza disattivare iCloud, se n’è andato bellamente a Venezia a scattare, e farsi scattare, foto. Non deve esser parso vero al proprietrio del tablet che si è visto recapitare le istantanee elettroniche del ladro, cosa che gli ha permesso di rintracciarlo e, grazie alle forze dell’ordine a cui era noto da tempo, fargli restituire l’oggetto rubato a Milano.
Regole per un buon slefie, quindi: il soggetto non lo potete cambiare, trattandosi di autoscatto, ma potete scegliere una bella location o un bel momento da ricordare. Ma, cosa più importante di tutte, scegliete un valido strumento per scattarvi la foto in modo tale che non sia sfocata o mossa e, possibilmente, un dispositivo che sia vostro. Se poi utilizzate un iDevice e volete conoscere il funzionamento di iCloud…il centro Apple più vicino sarà felice di spiegarvi come funziona.Via | TGCOM
Il post I Selfie più brutti: con iPad rubato…a Venezia è stato pubblicato per primo da: InMobile.