Magazine Cultura

I semi del male - la presentazione alla Feltrinelli di Milano con Sandrone Dazieri

Creato il 10 ottobre 2014 da Funicelli
I semi del male - la presentazione alla Feltrinelli di Milano con Sandrone Dazieri
I semi del male - la presentazione alla Feltrinelli di Milano con Sandrone Dazieri
I semi del male - la presentazione alla Feltrinelli di Milano con Sandrone Dazieri Sandrone Dazieri, autore del racconto "Stallone" ha presentato ieri alla Feltrinelli di Buenos Aires la raccolta noir "I semi del male". Oltre all'autore erano presenti Massimo Turchetta dg di Rcs libri e Michele Rossi di Rizzoli.
Si parlava del male, un tema ormai sempre più presente sui giornali e nella narrativa. E anche del mestiere di scrivere: per scrivere un buon libro il segreto è essere ossessionato da quello che fai, ha risposto Sandrone.
Che è uno scrittore che fa noir perché "mentre scrivo mi faccio domande su quello che vedo e mi do risposte".
E quello che scrive è il suo punto di vista sulle cose.
E per raccontare del male, il male deve essere dentro di te.
Ma il male di oggi è cambiato rispetto ai delitto del passato, dove ad esempio si rubava ai ricchi per prendere i loro beni.
Oggi l'omicidio è sui deboli: gli immigrati, le donne, i poveri. Il delitto diventa miserabile perché loro (gli immigrati, le donne, i poveri) sono uno specchio di te.
In questo racconto, dove l'ambiente è parte integrante della storia, torna il Gorilla e come lettori ne sentivamo la mancanza.
Come è nato il gorilla? Lo ha spiegato l'autore: il Gorilla è nato dalla Voglia di raccontare la Milano underground, con un personaggio diverso da me ma nemmeno troppo distante.
Qui lo ritroviamo (la lo si capisce solo a fine racconto) dopo l'incidente avvenuto nel libro "La bellezza è un malinteso". Nel corso dei libri l'abbiamo visto invecchiare insieme a noi: ora lo ritroviamo nel più basso grado della scala sociale, a fare i lavori più umili a Milano, in un quartiere di case occupate.
Viene costretto a tornare a fare l'investigatore da una signora che ha perso la figlia a Cremona. Che forse si è suicidata o forse no.
Viene convinto ad accettare il caso col ricatto: se non accetta, la signora rivelerà a tutti chi è stato.
E per questa indagine dovrà tornare nella sua Cremona, a conoscere un allevatore di cavalli.

«Era una bella ragazza.»
«Senza dubbio.»
«Abbastanza bella da attirare il suo interesse di stallone?»
Esita. «Come ha visto sono un uomo sposato» dice poi.
«I cavalli non sono monogami.»
«Lei sta spingendo troppo avanti la metafora.»
«Forse è lei che si è spinto troppo avanti.»
Nascimbene fa un cenno ai lavoranti.
«Buttatelo fuori.»
La scheda del libro sul sito di Rizzoli.
I link per ordinare il libro su Ibs e Amazon.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :