Galimberti, filosofo contemporaneo e docente all'università di Venezia, la pensa così e lo sostiene in un lungo, e non semplicissimo, articolo che potete leggere QUI
Galimberti dice che i sentimenti non sono una dote naturale e non si trasmettono geneticamente: i sentimenti si apprendono e soltanto con la costruzione di mappe emotive si possono costruire legami e relazioni.
Le mappe emotive si formano attraverso la cura che i bambini ricevono nei primi tre anni di vita e servono a sentire il mondo e a reagire agli eventi in modo proporzionato.
Ecco. Come dire che chi ben comincia è a metà dell'opera, ma anche che se invece no, hai fatto un danno praticamente irrimediabile.
"Se nei primi tre anni di vita i bambini non sono seguiti, accuditi, ascoltati allora ci si trova di fronte ad un misconoscimento che crea in loro la sensazione di non essere interessanti, di non valere niente"
Mi sono subito sentita sotto-accusa per il post dell'altro giorno, quello sui capricci. Vedi mai che non stia ascoltando abbastanza e mi viene sù un giovanotto che crede di non valere niente. Ma il peggio deve ancora venire. Galimberti fa diversi passaggi, spiegando come si parta dall'impulso (quello sì naturale e innato) e si arrivi poi a coltivare veri e propri sentimenti. Il sentimento è cognitivo, si apprende, ed è necessario imparare i sentimenti per relazionarsi in modo consapevole, adeguato e sereno al resto del mondo e soprattutto a dare la giusta risposta alle circostanze, con capacità di accoglienza. Molti sentimenti si imparano dai libri, leggendo fin da piccoli: la letteratura ci guida attraverso i sentimenti umani come nei tempi antichi faceva la mitologia. Se la letteratura però non viene frequentata, se i libri restano chiusi, i sentimenti non si formano e i bambini restano a livello di impulso, che è qualcosa da appagare subito, senza sentirne la risonanza e le conseguenze.
Galimberti continua con molta schiettezza, dicendo a proposito della nostra società:"La nostra (società) non è idonea (alla genitorialità) perché i genitori, per sopravvivere, devono lavorare in due e quindi il tempo per la cura dei figli non c’è. I figli sono affidati a un esercito di baby sitter, o peggio alla baby sitter di tutte le baby sitter che è la televisione. I genitori non hanno tempo di stare con i bambini e si difendono cercando di dare loro un tempo-”qualità”, ma i bambini hanno bisogno di tempo-quantità. Hanno bisogno di essere riconosciuti passo dopo passo, disegno dopo disegno, domanda dopo domanda. Non basta fare quattro week end giocosi per avere una relazione con i figli. E se non si ha questo tempo, dobbiamo rassegnarci a avere dei figli in cui le mappe emotive e cognitive non si formano. Queste mappe però sono fondamentali perché diventano la modalità con cui si fa esperienza, se le mappe non sono formate questa esperienza avviene a caso e non viene mai del tutto elaborata"
Se vi sentivate appena un po' in colpa perchè dovete lavorare e inevitabilmente togliere tempo ai figli, ecco fatto: la mazzata definitiva. Stiamo crescendo figli smappati, che non sapranno dove andare, che lanceranno sentimenti a caso in giro per il mondo. Stiamo crescendo, secondo il filosofo, futuri psicopatici. Oh ecco, state meglio anche voi, vero?Di fatto, senza mappe emotive, le persone non sono in grado di stabilire la differenza tra il bene e il male, tra il giusto e l'ingiusto. Ci sarà indifferenza ai sentimenti altrui, mancherà il rispetto e la personale soddisfazione.
Non per mettervi paura eh, figuriamoci.
In ogni caso,da stasera, per sicurezza, leggerò almeno tre fiabe della buona notte, ognuna con un sentimento diverso dentro.Mi sembra un buon proposito, costruttivo.
E giusto per tornare alla questione capricci:
"Oggi tutto è permesso, la società è opulenta e abbondante, i bambini ricevono una quantità di regali, anche quelli che non desiderano. Si estingue addirittura il desiderio perché i bambini vengono gratificati prima ancora di desiderare. E questi, purtroppo, sono processi che allenano l’apatia della psiche".
Qui ci vuole una strategia comune, antiapatia psichica.Voi cosa ne pensate?
PS. Vorrei sapere dei figli di Galimberti, così, per curiosità.