Magazine Società
I serbi del kosovo respingono le raccomandazioni di angela merkel
Creato il 01 settembre 2011 da PasudestLa recente visita della cancelliere tedesca Angela Merkel in Serbia e le sue raccomandazioni relative alla soluzione delle tensioni politiche tra Belgrado e Priština, per quanto riguarda i serbi kosovari non hanno dato frutto. I consiglieri serbi al nord del Kosovo hanno rigettato le richieste di Merkel di sciogliere le istituzioni parallele, valutandole come un ultimatum. I consiglieri dei quattro comuni al nord del Kosovo chiedono che la Serbia nei negoziati con i rappresentanti di Priština, previsti per il 2 settembre non accetti i timbri doganali del Kosovo e chiedono il ritorno “al regime di confini amministrativi” che erano in rigore prima del 25 luglio quando sono iniziati i disordini e le tensioni al nord del Kosovo. Chiedono anche il ritorno di una parte delle forze di sicurezza in Kosovo e che la Serbia “faccia chiaramente presente sia all'opinione pubblica locale che a quella internazionale che utilizzerà tutti i mezzi dello Stato per difendere gli interessi esistenziali dei serbi in Kosovo”.
Ciononostante, come scrive il quotidiano di Belgrado 'Blic' nella sua edizione on-line di mercoledì, la decisione del presidente della Serbia Boris Tadić di chiamare in aiuto un amico, in questo caso il premier sloveno Borut Pahor, dopo il suo incontro difficile e penoso con la cancelliere tedesca Angela Merkel, al fine di tentare di migliorare il contributo serbo per l'ingresso nell'Ue, si è dimostrata come un passo giusto. La visita di Angela Merkel a Ljubljana, dopo un pranzo con il premier Pahor, scriveva ieri 'Blic', ha notevolmente ammorbidito la posizione tedesca e la cancelliere ha dichiarato che “secondo la sua opinione, per la soluzione del problema in Kosovo è possibile con un approccio graduale”.
Secondo 'Blic' il premier sloveno Pahor, con il quale Tadić tiene rapporti molto amichevoli e che aveva per primo realizzato l'iniziativa di ospitare l'incontro trilaterale con la premier croata e il presidente serbo, non ha rifiutato di andare in aiuto di Belgrado ed evidentemente ha preso seriamente il ruolo di alleato e di mediatore nell'attuale problema principale della regione.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il Fondo Monetario Internazionale del Vaticano
Il Fondo Monetario Interazionale, uno dei bracci della Troika gesuitica, non è altro che l'ennesimo centro operativo Cattolico Romano. Leggere il seguito
Da Nwotruthresearch
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Immigrazione. Ungheria, un nuovo muro tra l’Europa e il mondo
L’Ungheria, guidata dal nazionalista e conservatore Viktor Orban, ha annuciato la costruzione di un muro alto almeno 4 metri lungo i 175 km del confine che... Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Ungheria, un nuovo muro tra l’Europa e il mondo
L’Ungheria, guidata dal nazionalista e conservatore Viktor Orban, ha annuciato la costruzione di un muro alto almeno 4 metri lungo i 175 km del confine che... Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
TTIP: patto col diavolo o occasione storica?
La Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) divide l’opinione pubblica e la politica, in gran parte disinformati, su rischi e benefici di un... Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Migranti, nella bozza Ue si accelera sui rimpatri. A Ventimiglia in centinaia...
Situazione critica anche a Milano dove nella notte è stata sgomberata la stazione centrale. Sul fronte politico occhi puntati al 25 giugno per il vertice... Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Sabato il “Roma Pride”, dal coordinamento: “L’edizione 2015 ricca di adesioni...
Il “Roma Pride”, il grande corteo che sabato percorrerà le vie del centro di Roma, “è una manifestazione molto importante che testimonia la volontà di superare... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ