Il mondo visto dal monocolo ha sicuramente un altro aspetto. Stiamo parlando di quel mondo in miniatura fatto di micro meccanismi che non solo supera il centinaio di pezzi, ma permette il funzionamento automatico degli orologi. Ruota-colonna, bilanciere, spirale e rubino sono sempre lì a segnare il tempo, ma anche a comporre l’accessorio più apprezzato e bramato nel mondo maschile. La fiera di Basilea ha fatto il tutto esaurito e gli operatori di settore hanno allargato i loro orizzonti ai quattro angoli della Terra.
L’orologio è divenuto infatti un accessorio di tendenza e calcolare il tempo non è più la sua funzione precipua. Indossare un bell’orologio è solamente una questione di stile! Non è da stupirsi quindi se le riviste sono affollate di segnatempo colorati, con forme avveniristiche e materiali poveri o pregiati, l’importante è che tutte le tasche se li possano permettere.
Se l’orologio perde la sua antica accezione e il calcolo del tempo è delegato ad altri strumenti tecnologici, i micro-ingranaggi possono tranquillamente essere trasportati entro territori inesplorati. La platina dell’orologio diviene un ciondolo e il ponte è incapsulato in una collana. L’oggetto in sè, quale è il meccanismo, si trasforma e diventa portatore di poesia proustiana…