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I Signori delle Montagne

Creato il 13 dicembre 2013 da Edizionialtravista

E’ possibile recensire un libro che non esiste ancora ? Me lo sono chiesta leggendo la prima parte de “I Signori delle Montagne” di Gabriele Gamberini. E’ un autore di cui ho già parlato, e che segnalo volentieri perchè credo che la qualità del suo lavoro sia ancora poco riconosciuta. Intanto devo specificare che è un fumettista, e il libro “ancora non esistente” di cui parlo è un fumetto. Ma è un fumetto particolare, come tutti i lavori di Gamberini rientra a pieno titolo in quella che il grande Hugo Pratt ha definito “letteratura disegnata”: sono romanzi che, per le descrizioni, invece di ricorrere al testo usano le immagini. Ma sono a tutti gli effetti romanzi, nella struttura narrativa, nel respiro, nei tempi, nell’approfondimento, nella coerenza e nella ricchezza delle psicologie.

“I Signori delle Montagne” è un romanzo a fumetti in divenire. L’autore lo pubblica un capitolo alla volta, sia nel formato tradizionale di fumetto impaginato da sfogliare ( metaforicamente, essendo digitale ), sia in una versione animata. I capitoli nel formato tradizionale, oltre che sul sito dell’autore, si possono trovare in giro per la rete in varie piattaforme di distribuzione di ebooks gratuiti, per esempio Boorp, mentre la versione animata si può vedere solo sul sito dell’autore. Una precisazione: la versione animata non è semplicemente lo stesso fumetto con le immagini montate in sequenza. Il fumetto impaginato è in un bianco e nero virato al seppia, con effetti di grana e tratteggio simili a quelli degli antichi libri illustrati, mentre nell’animazione tutte le immagini sono a colori e mostrano appieno la pennellata fluente. E poi la versione animata comprende alcune scene che non sono rientrate nell’impaginato. Questo perchè evidentemente il lavoro nasce prima come animazione, poi in seconda battuta lo stesso materiale è stato adattato e impaginato per realizzare il book.

La trama: siamo nel 1937. Una giovane donna inglese accompagna il marito in quello che all’epoca era il regno di Yugoslavia, e dove l’uomo si occupa di commercio di legname. A Zagabria conosce un uomo di origini valacche, se ne innamora, e per una serie di circostanze si ritrova a seguirlo nelle regioni più selvagge dei Balcani. La prima parte è completa, la seconda sta cominciando a delinearsi, ma dai titoli del sommario si può già intuire qualche sviluppo drammatico. Ci sono parecchi echi letterari abbastanza riconoscibili, e anche la presenza fisica ( per modo di dire, certo… ) della grande scrittrice inglese Rebecca West, che è stata davvero in Yugoslavia nel ’37 e che ha raccontato il viaggio in uno dei suoi libri più famosi.

Cosa dire di più ? Una grande storia d’amore, avventura e dramma, sullo sfondo di luoghi vicini ma “esotici”. Un disegno iperrealista, “dipinto” con maestria e con dovizia di dettagli. Una versione animata che, pur con tutti i limiti tecnici (siamo ben lontani da un film d’animazione stile Pixar), è assolutamente scorrevole e gradevole (notevoli le musiche). Un romanzo a fumetti che consiglio assolutamente di seguire.

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