I sintomi dei polipi intestinali e le cure più efficaci

Creato il 10 giugno 2013 da Sportnutrizione

I polipi intestinali sono delle escrescenze soffici che si formano nella mucosa dell’intestino e che riguardano principalmente la parte del colon e del retto. In linea generale, nonostante il loro nome non sia esattamente confortante, sappiate che i polipi intestinali sono di origine benigna, ciò non toglie però che dovrà essere il medico specialista a diagnosticarne, mediante appositi esami, la presenza e la tipologia, e consigliare quindi il trattamento più adatto, con eventuale rimozione. Peraltro, se trascurati, con il passare del tempo i polipi possono evolvere anche in una forma maligna.

Detto questo, normalmente i polipi intestinali sono praticamente asintomatici. Qualora però dovessero registrarsi dei sintomi, ciò potrebbe significare che questi potrebbero aver raggiunto grosse dimensioni.

Fra i sintomi più comunemente lamentati dai pazienti vi sarebbero anemia, crampi addominali, diarrea, stitichezza, presenza di sangue nelle feci, tenesmo rettale (spasmo molto doloroso nella zona dell’ano, a cui fa seguito un bisogno urgente di defecare) e – nel caso in cui i polipi abbiano raggiunto una grandezza più “importante” – coliche addominali accompagnate da un dolore intenso.

Il trattamento dei polipi intestinali prevede la loro rimozione, che può avvenire anche durante la colonscopia. Qualora il medico lo ritenesse necessario, si potrebbe successivamente procedere con interventi più radicali, come l’asportazione del tratto di intestino in cui si trovano i polipi.

Detto questo, la prima cura è rappresentata come sempre dalla prevenzione. Sottoporsi ad esami specifici, soprattutto nel caso in cui si abbia una predisposizione genetica oppure si sia in un’età già avanzata, permetterà di identificare in tempo il problema.

Inoltre, anche e soprattutto la dieta riveste un ruolo importantissimo nella prevenzione dei polipi intestinali. Una dieta povera di frutta e verdura, ricca di carne e grassi, e quindi completamente sbilanciata, non può che far aumentare i rischi, unitamente ad una vita sostanzialmente sedentaria, e ad uno stato di sovrappeso o di obesità.


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