Magazine Cultura

I sobborghi di cagliari in epoca pisana

Creato il 11 luglio 2011 da Ilmulinodeltempo @IlMulinodelTemp

I SOBBORGHI DI CAGLIARI IN EPOCA PISANA

Fra il 1297 e il 1307 la città di Cagliari subì quelle modifiche che portarono alla conformazione che ancora oggi riconosciamo  nell'attuale centro storico, con la sua divisione nei quartieri di Castello, Marina, Stampace e Villanova.Abbiamo già visto il sistema fortificato del Castello in epoca pisana, ora passiamo ai sobborghi che sorsero nello stesso periodo.I sobborghi di Stampace eVillanova in origine si presentavano come dei piccoli centri circondati da muraedificate, come quelle del Castello, tra la fine del ‘200 e gli inizi del ‘300,l’ingresso avveniva tramite tre porte che erano difese da tre torri.

I due sobborghi sidifferenziavano dal punto di vista urbanistico, le strade di Villanova eranodisposte a fuso come quelle di Castello, mentre quelle di Stampace avevano unoschema a maglia rettangolare.
Diverso è invece il discorsorelativo al quartiere di Lapola o Bagnaria, l’attuale quartiere della Marina, ilcui centro abitato risalirebbe solo dopo il 1326 quando vi si trasferirono icatalani  di Banayre che non trovaronoposto dentro il Castello.
Nel 1104 i Pisani penetrarono nelporto di Cagliari e, grazie alle concessioni del giudice Torbeno, assunsero inbreve tempo un ruolo di preminenza rispetto alle altre comunità mercantili. Ilporto, a partire dal XIII sec., fu organizzato in maniera efficiente e, dal1318, la vita amministrativa ed economica dello scalo fu regolamentata dal Breve Portus Kallaretani. Con il passaredel tempo la zona antistante il porto assunse un’importanza sempre maggioreanche se era un quartiere destinato esclusivamente all’uso mercantile dovetrovarono sede i magazzini di deposito, gli uffici della dogana, le bottegheartigiane, le locande e le abitazioni delle maestranze.
STAMPACE
I SOBBORGHI DI CAGLIARI IN EPOCA PISANA
Il sobborgo di Stampace nelMedioevo aveva già un suo centro storico addossato alle pendici occidentali diCastello edificato su un quartiere romano imperiale. Nel corso del XIV sec. sisviluppò quella parte oggi conosciuta con il nome di “Stampace basso”, alloradenominata “borgu nou de Sant Franceschi” per la presenza dell’omonima chiesa edell’annesso monastero, essa seguiva la direttrice del Corso Vittorio Emanuelefino alla chiesa dell’Annunziata. Nel 1223 esisteva la chiesa di S. Efisio e,nel 1263 erano attestate anche le tre chiese di S. Margherita, S. Restituta eS. Anna.Stampace non comunicavadirettamente con il Castello e vi si poteva arrivare o passando per Bagnaria oLapola, oppure scendendo dalla chiesa di S. Pancrazio (l’attuale chiesa di S.Lorenzo nel viale Buoncammino).La cinta merlata si estendeva percirca 840 m., probabilmente iniziava dal Barbacane del Castello presso la Torredell’Elefante e si ricollegava con le stesse mura presso il Bastione di S.Croce, scendendo verso l’attuale piazza Yenne, svoltando verso l’attuale chiesadi S. Michele, sviluppandosi poi lungo la via Ospedale fino all’ingresso dell’ospedalecivile e sfiorando il fosso di S. Guglielmo. Nelle cortine si alternavano varietorri quadrangolari col lato interno aperto, le tre torri d’ingresso alsobborgo erano:- LA PORTA DEL ANGEL o “di S.Giorgio”, situata all'inizio di tale via.- LA PORTA DELLO SPERONE o “dellescale”, contigua a S. Michele nel punto che dalla via Portoscalas immette nellevie Ospedale e Azuni; in alto è ancora presente l’iscrizione dove si ricordache nel 1293 l’opera fu ultimata al tempo del capitano del Comune e del Popolodi Castello di Castro Alberti.
I SOBBORGHI DI CAGLIARI IN EPOCA PISANA
- PORTA DI S. GUGLIELMO o “deiCavoli”, nelle vicinanze dell’omonimo fosso
VILLANOVA
I SOBBORGHI DI CAGLIARI IN EPOCA PISANA
Molto probabilmente il centrostorico ebbe lentamente origine tra il 1263 e il 1288, partendo dagliinsediamenti sparsi legati alla coltivazione dei campi ai piedi del latoorientale del Castello, ed è anche probabile che, come Stampace, fu fortificatoanch’esso dopo il 1292  con le stessemodalità e consistenza.Le tre porte erano:- LA PORTA DEI CALDERAI, situataall’inizio della via Sulis- LA PORTA ROMERO, incorrispondenza dell’attuale portico Romero- LA PORTA DELLE CAPANNE, in viaS. Giovanni, poco oltre la chiesa di S. Cesello.Il percorso della cinta merlatadi 940 m. circa cominciava dal costone, all’altezza della chiesa di S.Caterina, seguiva la via Garibaldi, aggirava il convento dei S. Domenico e siriuniva al costone dello stesso colle sotto la porta di S. Pancrazio.
Fabrizio e Giovanna

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine